A presiedere la commissione Commercio c’è il presidente del consiglio Katia Di Marzio perché l’organismo era diretto dal consigliere Alessandro Pantaleo che si è dimesso dall’assise ad ottobre scorso e da allora la commissione non si è mai riunita, neanche per eleggere il suo sostituto. E’ la premessa, che la dice lunga sull’attenzione della politica al problema, dell’incontro istituzionale svoltosi questo pomeriggio a palazzo San Francesco con i commercianti, ma anche con gli operatori turistici e qualche bed and breakfast, per discutere le politiche e le cose da fare per risollevare le sorti del centro storico della città.
Una convocazione ufficiale, insomma, seguita all’aspro confronto tenutosi giovedì scorso in occasione della manifestazione di protesta degli esercenti.
La discussione è lunga, quasi tre ore, e in molti casi ripetitiva, perché prima di arrivare al punto ognuno ha da dire la sua, non sempre in accordo con il vicino, siano essi i commercianti o gli stessi politici, e perché in fondo le cose da fare, che abbiano un minimo di efficacia, si sanno già quali sono; solo che non sono proprio a portata di mano: far ripartire la ricostruzione, i lavori pubblici, studiare un piano di attrazione per il centro, ridisegnare la mobilità e gli accessi, far tornare scuole ed uffici dentro le mura.
E pare facile. L’assessore Angelone assicura il suo impegno, in stretta collaborazione con il collega Angelucci, scrivendo un libro dei sogni che a volte sembra anche sgrammaticato: perché, ad esempio, “rimettere subito in sicurezza palazzo Pretorio”, come ha promesso, non è così semplice, visto che i fondi per la sua riparazione sono stati già dirottati da questa amministrazione su palazzo San Francesco. O ancora usare la caserma De Amicis per ospitare gli uffici di Saca e Cogesa che però sono già alla ricerca, con tanto di bando a cui il Comune non ha risposto, di una sede che abbia spazi di ben altra portata. Angelone però promette di “stare dietro alle carte” e di voler subito provvedere a “togliere tutte le transenne dal centro con interventi minimi” (e già questo sarebbe un bel risultato). Ancora che domani incontrerà Abruzzo Engineering per sbloccare in tempi stretti lavori per 20 milioni di euro (e questo sarebbe qualcosa in più di un bel risultato). E poi progetti su piste ciclabili, impianti sportivi e un contributo per chi ritinteggia i palazzi.
Questione di forma e di sostanza, insomma: la politica di rilancio del centro storico, e questo i commercianti hanno voluto sottolinearlo rivendicando un ruolo “politico” (ma non partitico) della categoria, passa per un insieme complesso di azioni, su tutte quella di riportare gente ed anima dentro le mura, con gli studenti del classico, il cui destino non è ancora dato sapere, al primo posto della lista.
Poi le azioni più strettamente “commerciali” da mettere in atto e anche a breve termine, con la proposta di pedonalizzazione di corso Ovidio negli orari di Ztl a sua volta da ridurre “ma di qualche mezz’ora”, tiene a specificare l’assessore La Civita. Quindi la proposta di avvio del centro commerciale naturale, con uno studio marketing affidato ad un professionista e l’idea di riempire di attrazioni, eventi di qualità e spazi ludici per i bambini la città antica. Una delle ipotesi è quella di utilizzare l’ex palazzo Carispaq per uno spazio giochi coperto dedicato ai bambini, anche se non è chiaro chi dovrebbe farsi carico delle spese di locazione dell’immobile.
“Un’azione che dovrà procedere di pari passo con la riorganizzazione della macchina organizzativa – ha aggiunto La Civita – che contiamo di avviare entro trenta giorni e che permetterà di rendere meno ingombrante la burocrazia”.
L’appuntamento è tra dieci giorni per sottoporre un piano dettagliato degli interventi da attuare a breve, medio e lungo termine. “Perché i tempi non possono essere quelli della politica – ha sottolineato il consigliere Francesco Perrotta – è ora di agire. Subito. Abbiamo perso già troppi treni”.
bene,questi signori ,sapienti del nulla non hanno perso nessun treno,sono in attesa delle strade ferrate,fermi da tempo,anzi nel tempo passato,la stazione e’ da costruire,purtroppo oggi i treni sono superveloci,viaggiano a levitazione magnetica..altro che parcheggi,mercato,
rilancio centro storico con marketing,eventi,spazio coperto per bambini(nativita’0)ecc,ecc…
tutte chiacchiere…..
innanzitutto potere d’acquisto,soglia di spesa,disponibilita’,frequenza,capacita’ utenza,
target di riferimento,autonomia e indicatori di spesa ,turistica inclusa,ecc,ecc…con redditi sotto la media,assenza di lavoro,migrazione dei giovani,tessuto economico/industriale/
artigianale/sociale fragilissimo,chiusura,ridimensionamento strutture/uffici pubblici,scuole,
ospedale,ecc,ecc..naturalmente “la rete” comodamente sul divano,o a Milano,Roma,Londra,New York..shopping,un paio di giorni al prezzo di qualche cena nel borgo…ma dove vivono i signori degli annunci,piani,progetti,fantasiose idee,piu’ illusioni che realta’…o no?
Chapeau.
Prendete, incartate e portate a casa.