Una grande vittoria del centro destra, quella che ipotizza e si augura l’ex sindaco Fabio Federico che veste la maglia della Lega per dare una risposta concreta ad un territorio stanco e disilluso.
“Noi siamo la vera alternativa e non il partito del no dei 5stelle o della sinistra che ha già fallito, un competitor poco credibile”.
Federico apre ai tre punti centrali sui quali si snoderà la campagna elettorale e il governo, qualora agguantassero la percentuale di consenso e che sono: lavoro, sicurezza, tasse. Creare condizioni di impiego, diminuire le tasse e adottare la flat tax, dare maggiore sicurezza ai cittadini con il diritto di difesa. Ripristinare l’insegnamento dell’educazione civica, base indispensabile da cui partire per le generazioni di oggi e quelle future. “Salvini – sottolinea, Federico – rappresenta la vera rivoluzione, nuovo impulso, lui non ha mai governato, darà una direzione e un peso importante, idee chiare, impegni e non promesse”.
Una sede sulmonese della Lega che sosterrà le politiche per poi creare condizioni ottimali e terreno fertile nelle regionali e comunali.
E’ proprio il coordinatore locale della Lega, Nicola Di Simone, a ricordare i territori gratificati dal partito di Salvini, le realtà teramane, pescaresi, teatine elencando poi le neonate sedi, oltre Sulmona, Pratola Peligna, Raiano, Pettorano Bugnara. Su Federico, Di Simone fa sapere “è un caterpillar che dà entusiasmo al gruppo e ai sostenitori”. E chissà che nelle prossime tornate elettorali non compaia per Salvini il nome di Fabio Federico. Intanto il sostegno è alla Di Nino come da coalizione, il gruppo delle libertà vede al suo inteno infatti:Salvini, Forza Italia, Meloni con Fratelli d’Italia, Noi Italia.
Sulla ricostruzione del centro destra cittadino dice, “la Meloni Fratelli d’Italia è con noi quindi aspettiamo che gli amici di Sulmona vengano fuori e rientrino nella coalizione dopo aver aderito ad un progetto di centro-sinistra”.
Bacchetta l’amministrazione Casini, Federico parla di inerzia, incapacità di prendere decisioni data dalla scarsa esperienza “mai stata in politica, manca la gavetta, bisogna decidere, stare sul fronte, una città insoddisfatta così non si va lontano è un accanimento terapeutico”
Sulla sicurezza dopo aver ricordato le sue prime telecamere cittadine che accesero diverse polemiche, torna alla questione polo scolastico, Di Simone sottolinea “Federico affidò agli uffici interni il progetto della scuola in viale XXV aprile”, finanziamenti che rimarcano, ci sono dal 2009 per la scuola ma ancora si dà incarico al progettista, altra attesa poi quella per i 64 alloggi ad oggi disabitati,”una amministrazione che non ha le spalle grosse, inefficiente, che si nasconde dietro altri personaggi”
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