Per ora ci si è accordati per gli arretrati, 50mila euro dal 2014 al 2016 da versare in due tranche, la prima di 30mila la seconda di 25mila come definitiva soluzione alla controversia. Uno “sconto” non indifferente al Comune che nei fatti avrebbe dovuto pagare all’incirca il triplo per l’uso del Palazzo dell’Annunziata.
Ma i rapporti tra Comune e Casa Santa potrebbero riservare in futuro delle sorprese, a partire dalla convenzione per l’uso del palazzo stesso, al momento, non ancora sottoscritta. Tra le sorprese ci potrebbe essere anche quella dell’affidamento di qualche altra proprietà della Casa Santa al Comune, ma il presidente Armando Valeri preferisce non sbilanciarsi troppo, almeno per il momento. Venerdì ci sarà un Consiglio di amministrazone in cui si parlerà anche di questo.
Si torna così a far chiarezza su Palazzo dell’Annunziata la cui convenzione è scaduta, dopo l’ennesima proroga concessa al Comune, il 31 dicembre 2017 con il Comune in ritardo nei pagamenti, disaccordi sulla nuova convenzione proposta dall’ex presidente dell’Asp2, Catia Puglielli, che addirittura era disposta ad un ulteriore taglio al costo della convenzione senza, tuttavia, far quadrato. Tra i disaccordi anche gli interventi di manutezione, e cioè se considerarli ordinari o straordinari, e come e chi doveva intervenire.
Divergenze che si stanno lentamente appianando, venerdì probabilmente la svolta.
“In questa prima settimana di lavoro il cda Asp 2 si è concentrato su urgenze e questioni molto delicate dalla cui risoluzione dipendeva la salvaguardia dell’ente (il riferimento è in particolar modo al centro accoglienza)- fa sapere in una nota Valeri-. Nelle prossime ore verranno affrontati altri temi tra cui appunto quello del Comune di Sulmona. Nei giorni scorsi ho avuto contatti con il Sindaco solo di semplice saluto personale, peraltro molto piacevole e cordiale. Ho registrato la ampia disponibilità del Sindaco ad avviare un proficuo percorso comune, nella reciproca convinzione che il complesso Annunziata sia un bene preziosissimo da gestire al meglio in favore della collettività. Abbiamo ispirato i nostri rapporti secondo criteri di trasparenza e massimo rispetto delle istituzioni che il Sindaco ed io rappresentiamo. La somma di 30.000 appena versata- sottolinea- non costituisce una rinegoziazione ma la semplice esecuzione di un accordo già raggiunto in passato e riferibile a tutto il 2016. Dunque nessuno sconto (come ho letto da qualche parte). Nei prossimi giorni / settimane in stretta collaborazione con il Sindaco definiremo i termini (economici e giuridici) della prosecuzione del rapporto Comune / Asp e l’occasione sarà buona anche per trovare adeguata ed equa soluzione per l’anno 2017”.
Simona Pace
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