I primi a sentirsi colti sul vivo sono proprio gli avvocati Massimo Carugno e Antonella Di Nino, dopo l’appello che ieri i colleghi dell’ordine hanno lanciato ai candidati alle elezioni che poco si starebbero spendendo per il tribunale. “Voglio pensare che sia una provocazione” afferma per i socialisti Massimo Carugno. “Sono ben troppo vividi- ricorda- i miei interventi e le mie iniziative, da politico ed avvocato, sul tema del Tribunale, che sono esercitati, con costanza e continuità dal 2012, quando si aprì ufficialmente la crisi della soppressione”. Dal coinvolgimento del senatore Buemi, membro della commissione Giustizia del Senato, che “spesso è stato più efficace dei parlamentari locali, specie nel famoso incontro a Roma con il Ministro Cancellieri”. Ultimo intervento per Carugno sull’argomento è stato quello sul collegio elettorale: “ho ammonito che la apertura elettorale verso le regioni costiere poteva essere una opportunità per Tribunale e Ospedale. Sul come è perchè di tale riflessione rimando alle numerose interviste in giro tra televisioni e giornali. Un appello da far ribalzare a tutte le parti interessate conclude Carugno “visto che qualche mesetto di sonno ogni tanto qualcuno se l’è preso. Non certo io che sul tema non ho mai dormito”.
Più diplomatica la Di Nino che ha precisato: “Il tema della salvaguardia del presidio giudiziario sulmonese è centrale nella mia campagna elettorale per il Senato, così come ho già dimostrato anche nel mio impegno da Sindaco di Pratola approvando tra i primi comuni la delibera a sua tutela”. L’impegno che promette la candidata Fi è quello di “trasformare rapidamente in un provvedimento legislativo per rivedere quanto stabilito dal decreto attuativo di chiusura, se sarò eletta” dichiara, insomma convalidare il cosiddetto “tribunale di montagna”. “Ho sempre contestato la scelta di chiusura dei tribunali minori perché non produce alcun risparmio a fronte di tagli pesanti per i territori interessati, e continuerò la mia battaglia” rilanciando l’appello agli altri candidati, soprattutto i grillini “che mai sono intervenuti concretamente sul tema”.
S.P.
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