Cestini stracolmi, servizi igienici non più igienici, carte nei corridoi e nelle stanze: a palazzo San Francesco, ormai da settimane, non c’è più chi pulisce. Un Palazzo sporco, specchio di una città abbandonata e nel degrado, frutto dell’ennesimo intoppo amministrativo ovvero di una proroga comunicata dopo l’orario di chiusura della “Coop 2001” che gestisce il servizio.
Un problema, quello delle pulizie, che oggi avrebbe dovuto essere risolto: il sindaco Annamaria Casini, convocata ieri dal prefetto (ma l’incontro è stato rinviato a domani per l’indisponibilità della cooperativa) aveva infatti assicurato che da oggi gli addetti alla pulizia sarebbero tornati in servizio. “La determina di proroga è stata firmata” aveva detto, fine dell’emergenza. E per essere sicura che il messaggio arrivasse a tutti, aveva pubblicato anche un post sul suo profilo Facebook istituzionale, prendendosela con chi vuole “polemizzare a tutti i costi”.
E invece: invece oggi a Palazzo non si è presentato nessuno: “Non abbiamo ricevuto nessuna indicazione per entrare in servizio – spiegano i lavoratori – siamo in attesa di atti ufficiali”. In realtà, le comunicazioni sono arrivate ieri troppo tardi e la cooperativa non ha fatto in tempo ad organizzarsi. Forse si riuscirà a dare una pulita a partire da questo pomeriggio. Ma il problema per la “Coop 2001” e per le pulizie resta, perché la proroga in via di pubblicazione (sul sito istituzionale del Comune non ancora c’è) prevederebbe infatti un ulteriore taglio delle ore pari al 25%, che si aggiunge al taglio già fatto a febbraio del 25%. In sostanza il budget è stato dimezzato e non sarà sufficiente per garantire tutti i lavoratori, con un notevole ridimensionamento dei salari e della forza lavoro.
Quella della “Coop 2001” è una delle vertenze aperte con le cooperative di servizio: in particolare c’è la vertenza della Satic che da cinque giorni sta occupando l’Aula consiliare per il mancato rinnovo e la mancata indizione di gare per i servizi di front e back office che hanno paralizzato il Comune arrecando, oltre che ai lavoratori, gravi disservizi a tutto il mondo delle imprese e dei professionisti che non a caso si sono riuniti ieri decidendo di organizzare una manifestazione di protesta.
E tra qualche settimana scadranno anche le proroghe per gli altri servizi, con il segretario comunale che ha richiesto un parere all’Anac sulla legittimità delle gare così come sono state fatte finora.
Legittimità messa in dubbio anche dallo stesso sindaco che, senza mezzi termini, ha dichiarato alla stampa di come la gestione delle cooperative sia stato nelle precedenti amministrazioni di tipo clientelare, ingenerando un caso politico e sollevando anche dubbi giudiziari.
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