Dovrà essere originale, di facile comprensione, riproducibile e flessibile, con efficacia espressiva e comunicativa, versatile ed esteticamente semplice il nuovo logo della Saca Spa. Unico ed irripetibile così da non scadere nel tempo. La società ha lanciato così un concorso per reperire un simbolo che la rappresenti un pò più in chiave moderna, seguendo le attuali leggi della grafica e del mercato . L’iniziativa, con l’occhio alla Giornata dell’Acqua istituita dall’Onu al 22 marzo, è aperta ai singoli cittadini, alle imprese, professionisti, società ed istituti scolastici di primo e secondo grado con il progetto da inviare entro il 12 marzo. Oltre al disegno i concorrenti dovranno esporre le motivazioni e le logiche che si nascondo dietro al loro logo con tanto di spiegazione sulle potenzialità di una eventuale riproduzione su diversi accessori. La valutazione si baserà sull’efficacia comunicativa, sul valore estetico ed artistico e sulla facilità di riproduzione. In occasione della Giornata dell’Acqua, poi, il logo vincente verrà presentato nel corso di una cerimonia con tanto di premio in denaro pari a 600 euro.
Si rifà la veste la Saca in questo periodo impegnata, insieme al Cogesa, anche nella ricerca di una nuova casa, comune ad entrambe. Al bando pubblico per la manifestazione di interesse hanno risposto in 19, ma di tempo ce ne vorrà ancora perchè “ad una prima fase di valutazione delle carte – spiega il presidente della Saca, Luigi Di Loreto – seguirà anche quella dei sopralluoghi” e vien da sé che tra una cosa e l’altra di tempo ne passerà. Ma “non c’è fretta – aggiunge Di Loreto – meglio fare le cose per bene” perchè di cose da fare pare ce ne siano parecchie. “Siamo impegnati a 360 gradi in questi ultimi tempi e non ho le risorse da impegnare per un eventuale acquisto, obiettivo che comunque voglio perseguire durante il mio mandato”. Una scelta obbligata, in un certo senso per la Saca, in affito nell’attuale stabilimento a 5.5mila euro al mese, non spiccioli insomma.
Simona Pace
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