In Regione la richiesta è stata ufficialmente presentata circa un mese fa, ma con gli uffici se ne parla da ancora prima: il polo turistico deve essere trasferito in un’altra sede. Dopo il primo spostamento da Sulmona a Pratola, quest’ultima turisticamente più appetibile se intesa come porta d’ingresso al territorio perché posta proprio all’uscita del casello autostradale, ora la vetrina della Valle Peligna dovrà essere trasferita da Palazzo Colella, dove era prevista, alla Casa del Pellegrino.
Il problema è sostanzialmente uno, il sisma di Amatrice del 2016 pare abbia danneggiato la parte del palazzo dove il polo turistico doveva sorgere. Una inagibilità di tipo C, parziale, è quanto ha accertato la protezione civile nei suoi sopralluoghi post terremoto impossibilitando, di conseguenza, ad intervenire sull’edificio nell’ambito del progetto “Valorizzazione turistica e coesione territoriale Valle Peligna” con il Comune di Sulmona come ente attuatore e che vede complessivamente il progetto del collettore turistico in zona Japasseri (anch’esso in ritardo sulla tabella di marcia) e per Pratola la ristrutturazione di Palazzo Colella “da adibire a polo (hub) turistico culturale e realizzazione di area infrastrutturale”. Il tutto per un importo complessivo di 2.4 milioni di euro circa di fondi Fas.
Ora su Palazzo Colella tutto è fermo, almeno fino a quando non sarà effettuata un’indagine di vulnerabilità sismica che permetterebbe di capire cosa fare e come intervenire sull’edificio storico pratolano, principalmente per la parte interdetta. Tempistiche un po’ al limite, però, per i fondi Fas in scadenza a settembre 2018, periodo entro il quale presumibilmente tutto dovrà essere concluso. Per Pratola, nello specifico, si parla di circa 645mila euro che devono essere utilizzati per creare una vetrina, come detto, sul territorio. Una immersione virtuale, questa è l’idea, sulle bellezze proposte dal polo verso il quale i turisti dovrebbero essere dirottati anche attraverso una opportuna segnaletica stradale. Dunque la ricerca di uno spazio alternativo individuato al primo piano della Casa del Pellegrino, tra l’altro tra le idee originarie del collettore pratolano proposte anche dalla vecchia amministrazione in modo da riqualificare l’intero edificio dove oltre all’ostello insiste anche il centro sociale anziani. Attività, quest’ultime, che non saranno intaccate dalla presenza della vetrina turistica poiché lo spazio individuato è quello al primo piano. In questa struttura è stata già effettuata un’indagine che ha confermato la necessità solo di qualche piccolo intervento come conferma il tecnico comunale Franco Raulli.
Su Palazzo Colella resta molto da fare, almeno per la parte interdetta e il cui intervento, data la complessità dell’edificio deve ancora essere valutato. Soldi che secondo l’opposizione del gruppo Futuro Comune potevano essere individuati nei circa 7 milioni che l’amministrazione avrebbe perso per non aver risposto in tempo all’ufficio speciale di Fossa. A proposito i consiglieri di minoranza hanno congiuntamente chiesto al sindaco Antonella Di Nino di chiarire la vicenda in Consiglio comunale. Per il polo turistico, invece, si attende la decisione della Regione.
Simona Pace
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