Elezioni, il “rifugio” ideologico delle liste minori

Abbiamo visto nei giorni scorsi i candidati delle liste e delle coalizioni maggiori presentati nelle circoscrizioni che comprendono la Valle Peligna, ma a concorrere per uno scranno in parlamento c’è anche una flotta di liste, più o meno conosciute, che è giusto presentare per par condicio ma anche perché in tempi di crisi della rappresentanza e di delusione verso l’offerta politica dei partiti principali, possono riservare delle valide alternative elettorali.

Iniziamo con Potere al popolo, la lista della sinistra radicale, nata dagli attivisti e dalle attiviste del centro sociale napoletano Ex Opg – Je So’ Pazzo che hanno raccolto tutti i delusi dal processo che ha dato vita alla lista Liberi e Uguali, a detta loro “gestita dai segretari di partito senza coinvolgimento popolare”. Potere al popolo ha promosso centinaia di assemblee territoriali che hanno coinvolto tantissime realtà locali e attivisti dei territori che hanno scelto dal basso, senza interferenze dai piani alti, i candidati nelle liste e i temi inseriti nel programma. La portavoce nazionale è la napoletana Viola Carofalo – ricercatrice precaria trentasettenne – che alla presentazione della lista in parlamento ha dichiarato: “Siamo l’unica vera lista di sinistra”. Nel Valle Peligna candidano come capolista alla Camera in quota proporzionale Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, mentre all’uninominale schierano Alessandro Feragalli ex assessore all’Urbanistica e al Bilancio di San Giovanni Teatino. Il capolista al Senato sarà Marisa D’Alfonso proprietaria di un caffe letterario che si definisce femminista e antifascista, mentre all’uninominale è candidato lo psichiatra pescarese Franco Cilli.

Sulla sponda politica opposta si schiera Casapound, il movimento dell’ultradestra che punta al 3% per entrare in parlamento. Il capo politico della lista è come cinque anni fa, Simone Di Stefano, quarantunenne romano già segretario politico del movimento. La lista sovranista che vorrebbe l’Italia fuori dall’Europa in Valle Peligna candida il sulmonese Giovanni Bartolomucci come capolista alla Camera mentre all’uninominale schiera il chietino Vincenzo Artese, per le liste del Senato come capolista c’è Mirko Iacomelli, responsabile provinciale pescarese del movimento che è candidato anche nell’uninominale. Sempre fra le fila dell’ultradestra c’è il cartello politico di Forza Nuova e Fiamma Tricolore: “Italia agli italiani”. I rappresentanti del “voto nazionalista”, come scrivono sulle loro pagine social, candidano alla Camera capolista Andrea Marcolongo mentre all’uninominale c’è Marco Di Somma, al Senato il capolista è Tommaso Verna mentre all’uninominale è candidato Andrea Reginelli.

Non mancano le liste per i nostalgici come Democrazia Cristiana che si candida solo alla Camera e schiera come capolista Francesco Saturni e il Partito Comunista, guidato a livello nazionale da Marco Rizzo che candida come capolista alla Camera Antonio Felice mentre all’uninominale propone Angelo Dario Nicola Leone, al Senato schiera Alice Di Falco che candidata anche all’uninominale . E poi ancora le liste del Popolo della Famiglia, Lista del popolo – Ingroia dell’ex magistrato, Valore Umano, Destre Unite – I Forconi e 10 Volte Meglio.

Savino Monterisi

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