Un tavolo con i sindaci della Valle del Sagittario per parlare dello stato della Sannite, la strada SR 479 che da Villetta Barrea attraversa l’intera valle fino a Introdacqua.
Il presidente Caruso ha ragguagliato i sindaci sull’iter procedurale intrapreso con il settore viabilità e il consigliere delegato Gianluca Alfonsi e che ha visto l’inserimento dell’arteria nel piano di statalizzazione Anas, ripercorrendo le fasi che hanno permesso, con l’interessamento del governatore Luciano D’Alfonso, la necessità di includere anche la Sannite nelle strade da statalizzare, avendone tutti i requisiti.
Lo scorso 16 ottobre il Presidente della Regione Abruzzo aveva incontrato la dirigenza Anas a Roma per definire e comprendere anche la strada 479 nel piano di “reimmissione”, richiesta che venne accettata, in via del tutto eccezionale, sia dalla Regione che dalla società strade e che ora deve concludere il percorso normativo.
“Purtroppo, questa strada, non è stata mai inclusa dalla precedente amministrazione provinciale tra i 452,758 chilometri di carrabili da riassegnare all’Anas, con le conseguenti preoccupazioni delle amministrazioni e delle popolazioni residenti”, in questi giorni sono stati aperti i primi plichi per l’affidamento dei lavori per la frana che ha interessato il tratto Scanno-Villalago. In un’assemblea pubblica, il presidente della Provincia, si è confrontato con la comunità locale alla quale ha ricordato di aver, sin dall’inizio di questa legislatura, condiviso e cercato da subito con le rappresentanze territoriali soluzioni efficaci e rapide, attraverso accordi di programma. Nella riunione è stata avanzata la necessità di un progetto condiviso sulla realizzazione di un percorso viario di collegamento con l’autostrada e il comprensorio sciistico dell’Alto Sangro, “pianificazione indispensabile per un rilancio del distretto turistico dell’intera valle del Sagittario e dei comuni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”. Il richiamo poi al Masterplan, sulla necessaria condivisione di idee e obiettivi da perseguire in quella unità di intenti che deve confluire in un programma di lavoro comune.
“Gli incontri con i sindaci e le comunità della provincia, – conclude Caruso – in questi mesi di governo, dimostrano la disponibilità e l’impegno di tutta l’amministrazione provinciale alla responsabilità condivisa delle problematiche del territorio, perché è convincimento di questa presidenza che l’Abruzzo interno, in particolare la provincia dell’Aquila, rappresenti la vera risorsa per una regione che accusa, nel comparto turistico, una mancanza di innovazione, modernità e cambiamento, quanto mai necessarie, per le sfide future sui nuovi mercati internazionali”.
Sale però il malcontento dell’opposizione che parla di comportamento “non proprio corretto” da parte della maggioranza guidata dal Presidente della Provincia Angelo Caruso e dai Consiglieri Fabio Camilli, Fabio Ranalli e Lelio De Santis in occasione della riunione di oggi nel Consiglio provinciale. “Il Regolamento del Consiglio provinciale prevede la possibilità, da parte dei Consiglieri, di proporre atti d’indirizzo ma la maggioranza ha deciso che le richieste saranno discusse a data da destinarsi”
Nello specifico, sottolineano, era stato proposto un atto d’indirizzo per consentire il passaggio all’ente statale della strada regionale 261 nella Valle Subequana e della strada regionale 479 Sannite che collega Scanno alla Valle Peligna. “Entrambe le strade rispondono ai requisiti che consentono il passaggio alla gestione statale”, hanno detto i firmatari dell’atto d’indirizzo, “ossia la connessione con il sistema autostradale, il collegamento con le aree turistiche ed il recupero delle strade ex statali”. La minoranza evidenzia le condizioni non sempre ottimali delle strade sotto la gestione provinciale e rimarca l’esigenza del rilancio delle carregiate “anche alla luce dei recenti aumenti dei pedaggi autostradali e delle cattive condizioni in cui versano”. Si dicono “basiti dal comportamento di una maggioranza che invece di accogliere un atto d’indirizzo legittimamente presentato non accetta la discussione e rimanda il tutto a data da destinarsi. Al contrario” e concludono “crediamo che i problemi siano urgenti e non si possa aspettare, per cercare di risolverli le comodità della maggioranza”.
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