Candidature nel centrosinistra: Castricone all’uninominale

Ultimi cento metri per la presentazione delle liste dei candidati alle elezioni del 4 marzo e nei quartier generale dei partiti sono ore febbrili. Nel centrosinistra la situazione è ancora molto fluida anche se comincia ad arrivare qualche certezza, come che sarà il deputato uscente popolese del Partito Democratico, Toni Castricone, il candidato per l’uninominale nel collegio Valle Peligna/Chieti. A Castricone sono stai proposti due collegi della Camera per nulla sicuri: Pescara o Valle Peligna/Chieti. Mandato giù il boccone amaro per non aver ricevuto un seggio sicuro, il parlamenta popolese proverà a dare battaglia in un collegio nel quale se la dovrà vedere con un altro deputato uscente di Forza Italia Fabrizio Di Stefano mentre dal Movimento 5 Stelle ancora non trapela nessun nome.

Una sfida dall’esito incerto, del resto nella pattuglia dei parlamentari Pd uscenti – oltre trecento – solo una piccola parte avrà un seggio blindato come il caso del governatore abruzzese Luciano D’Alfonso, capolista al Senato mentre all’uninominale ci sarà la sottosegretaria uscente Federica Chiavaroli che dovrà vedersela con l’ex direttore del Centro Primo Di Nicola che è stato scelto dal Movimento 5 Stelle. D’Alfonso ha provato fino all’ultimo a convincere alcuni uomini “di peso” della sua giunta a candidarsi nei collegi uninominali, tentativo fatto per cercare di ottenere il miglior risultato possibile con il quale proverebbe, una volta a Roma, a giocarsi un posto da sottosegretario in un eventuale governo con azionista il Pd.

Così in questi giorni sono stati corteggiati assessori come Donato Di Matteo – 6705 preferenze alle ultime regionali – e Andrea Gerosolimo – 5575 voti. Le voci su quest’ultimo candidato all’uninominale alla Camera proprio nel collegio Valle Peligna/Chieti si sono rincorse fino all’ultimo, ma alla fine pare esserci stata la rinuncia definitiva che ha aperto le porte, come detto, a Castricone.

Per quanto riguarda il listino proporzionale capolista nel Pd nel collegio che riguarda Sulmona e la Valle Peligna dovrebbe esserci Camillo D’Alessandro, almeno il suo fedelissimo D’Alfonso è riuscito a convincerlo, non fosse altro che il seggio in questione è fra quelli che eleggeranno. Però dal Nazzareno, palazzo romano dove i vertici Pd sono riuniti dicono che nulla è stato ancora deciso e da un momento all’altro, come in Butterfly Effect dove il battito d’ali d’una farfalla poteva provocare un uragano dall’altra parte del mondo, qui lo spostamento di un candidato in giro per l’Italia potrebbe avere ripercussioni nel resto del paese perché ci sono una serie di equilibri da dover tenere insieme.

Nel centrodestra anche, una serie di rapporti interni da dover rispettare tiene ancora aperte le liste, però pare cominci a concretizzarsi il listino del Senato dove nelle prime due posizioni quelle sicuramente elettive dovrebbero esserci il coordinatore regionale Nazario Pagano e la senatrice sulmonese Paola Pelino. Mentre sembrano farsi sempre più improbabili le possibilità di vedere Antonella Di Nino, a lungo fra i papabili, candidata.

Savino Monterisi

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