E’ stata affidata, alla fine del dicembre scorso, la verifica dei progetti esecutivi per la scuola Lola Di Stefano e per il liceo classico Ovidio. I progetti sono finiti, con affidamento diretto, nelle mani dell’ingegnere aquilano Antonello Salvatori che ne dovrà accertare la correttezza. Una collaborazione esterna necessaria, pare, per tutta una serie di motivi tra i quali la carenza di personale nel quarto settore già oberato da altre pratiche e, quindi, con il rischio di non poter rispettare i tempi già di per sé in bilico, nonché per la complessità dei progetti stessi. Un esperto nel campo dell’ingegneria sismica, Salvatori, che nel curriculum vanta la partecipazione in numerosi progetti come progettista strutturale, direttore dei lavori, collaudatore, consulente e professore associato dell’università dell’Aquila in tecniche delle costruzioni.
Sulla Di Stefano sono a disposizione circa 2.1milioni di euro, dei quali 950 mila messi a disposizione dell’amministrazione per rimborso assicurazioni, per interventi che prevedono lavori di ristrutturazione e adeguamento strutturale. Per il classico, invece, ci sono oltre 4 milioni di euro da utilizzare per il miglioramento sismico. Risorse economiche per entrambe le strutture derivanti da fondi Cipe “Scuole d’Abruzzo-Il futuro in sicurezza”. Per il lavoro di verifica degli esecutivi, invece, l’importo totale è di circa 13.5mila euro, 5 mila per la scuola primaria, 8.5 per il classico. Quello della verifica dei progetti esecutivi rappresenta l’ultimo passaggio in termini di progettazione che porterà, se tutto va bene, alla loro approvazione e alle gare d’appalto per l’affidamento dei lavori.
Sul classico, proprio a dicembre, si erano accesi i riflettori sul “non fatto” da parte degli stessi studenti che avevano organizzato al cinema Pacifico un incontro con l’amministrazione per avere contezza delle tempistiche. In quella occasione l’assessore al ramo, Nicola Angelucci, aveva espresso la sua volontà di provvedere in tempi ristretti senza promettere nulla però. “Per le scuole siamo all’anno zero” aveva dichiarato. Il dilemma resta quello della tempistica. “Ho dovuto ricredermi – dichiara l’assessore Angelucci- quando si pensa di essere in regola succede sempre qualcosa che ci fa tornare punto a capo”, il riferimento è ai ricorsi e alle lungaggini degli atti amministrativi che, se sono comprensibili per i controlli sismici, per Angelucci non dovrebbero essere gli stessi per altri atti. Torna così la riflessione su procedimenti speciali da adottare per le strutture pubbliche di particolare interesse così come tempo fa aveva chiesto l’allora presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis. Procedure speciali mai accordate, con gli enti presi a far fronte alla pesante burocrazia anche quando c’è l’esigenza di una immediata sicurezza.
Simona Pace
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