Chiuso il Centro autistico, ennesima ferita al servizio sanitario

Prima il Centro di salute mentale e il Centro diurno di Sulmona, ora il Centro autistico e il Centro psichiatrico di Pratola Peligna. Ancora una chiusura per i servizi sanitari della Valle Peligna, ancora una volta a seguito delle visite del Nas e l’assenza delle necessarie autorizzazioni.
La decisione di sospendere temporaneamente l’attività dei presidi di Pratola, questa volta, arriva direttamente dal manager della Asl Rinaldo Tordera, come spiega la sindaca Antonella Di Nino: “Come sindaco continuerò una serrata collaborazione con la stessa Asl per arrivare a una rapida soluzione del problema -scrive al Di Nino -. Una scelta obbligata  che penalizza i tanti pazienti delle strutture, le loro famiglie e i lavoratori, ai quali sono particolarmente vicina per la sospensione di un servizio delicato e di estrema importanza”.
La chiusura è stata ordinata questa sera, anche se il provvedimento era nell’aria: “Sono ormai giorni che sollecito a gran voce la Regione perché prenda subito le decisioni rapide e necessarie per colmare i vizi formali che hanno originato questa durissima sospensione e non mi fermerò fino a quando non sarà ripristinata la funzionalità della struttura, perché le fasce più deboli ed esposte della popolazione non possono essere colpite così – continua la sindaca di Pratola -.  Non nascondo il mio stupore quando ho appreso che la struttura era priva di ogni autorizzazione data la sua recente inaugurazione a febbraio 2017. Tuttavia questa non può essere la causa vinta degli amanti delle denunce e della burocrazia, una causa che offende e calpesta il diritto essenziale alla salute dei ragazzi dei due centri”.
E la mannaia molto probabilmente non finirà qui, perché dopo il Cim e Centro diurno a Sulmona potrebbe presto arrivare la chiusura anche del servizio di Neuropsichiatria infantile anch’essa oggetto di un controllo del Nas ultimamente e anch’essa ubicata negli stessi locali di via Mazzini. Quindi con le stesse problematiche autorizzative che hanno portato alla chiusura degli altri due servizi.