Rissa in piazza Tresca, condanne per 19 anni

E’ una pioggia di condanne quella comminata oggi dal giudice del tribunale di Sulmona Maria Michela Di Fine, nei confronti dei picchiatori del sabato sera: quel gruppo di giovanissimi, all’epoca, che inaugurò un periodo di terrore in città.
Il processo giunto oggi alla fine del primo grado di giudizio, in particolare, riguarda l’episodio più grave, una notte di fuoco, quella tra il 19 e il 20 novembre del 2011, quando il branco di picchiatori se la prese prima con quattro militari che passeggiavano per strada e, più tardi, con un giovane di Popoli all’uscita di una discoteca di via Volta.
Come animali, hanno mostrato le telecamere di videosorveglianza utilizzate dalla polizia di Sulmona come prova principe del processo, oltre dieci persone si avventarono quella sera sui quattro militari in piazza Tresca, rei di aver evidentemente sorretto per troppo tempo il loro sguardo.
Calci e pugni in volto che ridussero le vittime in una pozzanghera di sangue, costringendoli a decine e decine di giorni in ospedale e delicati interventi chirurgici. E poi, poche ore dopo, nella follia di violenza il pestaggio di un ragazzo di Popoli all’uscita del locale notturno Charlie, anche lui costretto ad una delicata operazione di ricostruzione facciale.
Oggi alla sbarra c’erano sei dei dieci imputati (i primi quattro hanno già scelto il rito abbreviato), nei confronti dei quali la mano del giudice non è stata certo leggera per oltre 14 anni di reclusione complessiva che si aggiungono ai 5 anni già comminati con rito abbreviato.
In particolare a Fabrizio Gigante e Stefano Passaforte sono stati comminati ciascuno 3 anni e 10 mesi di reclusione, ad Antonio Fantacci 3 anni e 6 mesi, a Massimiliano Le Donne 2 anni e a Lorenzo Restaino 1 anno e 4 mesi. Assolto, l’unico tra gli imputati, Mirko Di Genova.
In primo grado, con rito abbreviato, erano stati già condannati per gli stessi motivi Giovanni Gigante (8 mesi), Luca Del Sarto, Luca e Mattia Buccilli, tutti ad 1 anno e 6 mesi di reclusione, oltre al risarcimento delle parti civili.
Le difese degli imputati sono state sostenute dagli avvocati Stefano Michelangelo, Alessandro Margiotta, Guido Coliacovo, Alberto Paolini e Luca Tirabassi.