Sulla questione fondi per la ricostruzione, Pratola Insieme parla di menzogne, ci sarebbe “una duplice grave realtà che coinvolge l’amministrazione del nostro comune”. Il gruppo spiega come da un punto di vista amministrativo, sia grave che la comunità rischi di perdere oltre 7 milioni di euro a causa di un mancato adempimento dell’amministrazione Di Nino ma ci sarebbe una cosa ancora più grave che ritengono inaccettabile “il Sindaco ha mentito ai propri cittadini: dichiara di aver inviato una richiesta e viene smentita dall’Ufficio destinatario della richiesta suddetta. Una vicenda incresciosa.”
Pratola Insieme invita la Di Nino a fornire a tutti i cittadini la prova dell’inoltro cartaceo della documentazione che dichiara di aver spedito e sottolineano attraverso procedure legali che Antonella Di Nino – che di mestiere fa l’avvocato- non può non conoscere: raccomandata e numero di protocollo in uscita.
“Essere sindaci non è una scelta libera e incondizionata: é soprattutto un atto di fiducia di una comunità a cui bisogna rispondere e con cui bisogna essere onesti perché si sta amministrando un bene di tutti e non una cosa privata” e tirando un’altra stoccata “se il Sindaco ha mentito alla sua comunità dovrebbe dimettersi o dichiararlo apertamente con un doveroso mea culpa. Non ci costringa a far verificare la verità agli organi competenti. Non sarebbe una bella cosa per la nostra amata Pratola”.
Certo che la nostra Valle è ben rappresentata. Ma chi giudica l’operato di qualcuno lo fa con cognizione o solo per leggere un proprio comunicato sui giornali? Ma le leggono le carte o si fermano solo ai numeri di protocollo? No perché ogni tanto non farebbe male documentarsi. Nel caso, ad esempio, scoprirebbero che la delibera del Cipe è stata pubblicata addirittura a febbraio 2017. Quindi chi avrebbe dovuto iniziare la procedura per individuare le strutture da far finanziare. Chi avrebbe dovuto preparare l’elenco con i progetti. PD di Pratola se esisti ancora perché non lo spieghi alla cittadinanza. Aspettiamo speranzosi.
Tralasciamo invece le fantasiose farneticazioni dell’altro gruppo.