Madonna della Libera: porte aperte a 2019 inoltrato, se tutto va bene

Non sarà riaperta né questo maggio né, tantomeno, in quello del 2019. Le porte del santuario della Madonna della Libera resteranno chiuse, nelle migliori delle ipotesi,  fino al prossimo anno inoltrato e non poteva essere altrimenti. Gli interventi da svolgere al suo interno non sono roba da poco, ma si tratta di intervenire profondamente a livello strutturale. Il sisma di Amatrice del 2016 ha ricondotto la struttura cara ai pratolani in una situazione simile a quella che si era avuta dopo il terremoto dell’Aquila nel 2009. Tiranti e fasce, che ai tempi erano state applicate, non sono più abbastanza vista la generale situazione di precarietà su cui poggia, in tutti i sensi, il santuario.

I lavori più consistenti da effettuare riguardano i pilastri, praticamente “svuotati”, e le fondazioni attraverso anche un’opera di palificazione tale da creare una base più solida perché il terreno su cui poggia il santuario non è poi così consistente. La palificazione, dunque, dovrebbe permettere di individuare, andando in profondità, un terreno più stabile. Bisogna metterci le mani, insomma, e definitivamente.

Al momento, intanto, si è in una fase in cui è stata ultimata la messa in sicurezza scaturita dalla richiesta di “pronto intervento” della soprintendenza all’indomani del sisma di Amatrice. Una fase emergenziale, in sintesi, in cui si soprassiede al normale iter burocratico che viene nei fatti seguito una volta partiti i lavori. Proprio la settimana scorsa è arrivata la firma sul documento che dà il via libera ai pagamenti dei lavori fino ad ora effettuati.

In particolare si è lavorato sulla messa in sicurezza della volta costata circa 350mila euro degli 800mila messi a disposizione dal Cipe, ai quali vanno aggiunti lo studio, il progetto e la sicurezza per un importo ulteriore di altri 150mila circa. A disposizione, dunque, per intervenire a livello strutturale nel prossimo futuro restano pressappoco 300mila euro, un po’ pochini. Per questo è stata avanzata una ulteriore richiesta al Cipe di altrettanti 800mila dei quali non si hanno ancora notizie. Per non parlare dell’iter burocratico che questa volta seguirà le vie ordinarie con tempi molto più lunghi. Sulla volta, inoltre, sono all’opera da tempo per il restauro, possibile grazie anche alla generosità dei pratolani e dell’associazione Spazio Giovane che si è fatta da tramite nell’acquisire un po’ di fondi attraverso una raccolta collettiva.

Non resta che mettersi l’anima in pace perchè, come lo scorso anno, tra gli accorati canti e i suggestivi riti, devoti e pellegrini riusciranno ad arrivare al massimo sul sagrato.

Simona Pace

1 Commento su "Madonna della Libera: porte aperte a 2019 inoltrato, se tutto va bene"

  1. Io ci metterei la firma, con tanto di atto notarile. La riapertura del santuario della MdL di Pratola per fine 2019 sarebbe da augurarselo. Ma ci credo poco, visto come si sono messe le cose. Dal 2009, anno del terremoto dell’Aquila, la chiesa subì un notevole danno. Da allora furono messe solo delle imbracature alle colonne,si disse momentanee. Ma nulla da noi è più stabile del momentaneo e le bretelle sono rimaste per anni,senza che si muovesse foglia. C’è stato un altro sisma,che ha dato l’ennesima scossetta alla chiesa madre di Pratola ed ha rimesso in discussione la struttura,dopo la caduta di alcuni calcinacci. Aspetta oggi ed aspetta domani, dopo tanto i lavori sono iniziati, or si fanno due anni. Con quali risultati? Solo la volta è stata riparata,il resto si farà. L’articolo del Germe, prevede la fine dei lavori di consolidamento per la fine del 2019,grasso che cola. Intanto la funzione religiosa ,la messa, si celebra nel teatro, caritatevolmente concesso dalla famiglia D’Andrea,proprietaria. Come definireste voi un teatro, la chiesa è una chiesa ed il teatro cosa è? Boh, Io non lo so. Una volta c’erano le catacombe, ora ci sono i teatri. Ognuno è figlio del suo tempo.

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