Un documento per dettare le regole su prevenzione, emergenza e restauro.
È la “Carta per la lotta agli incendi boschivi nella regione Abruzzo”, una serie di progetti, interventi che acquistano un peso specifico soprattutto dopo le fiamme della scorsa estate che, a più riprese, hanno colpito e messo in ginocchio la regione verde d’Europa, veri e propri martiri delle montagne come quello del Morrone vissuto fino all’ultimo focolaio.
La carta realizzata da 20 associazioni ambientaliste assieme a 5 organizzazioni scientifiche, fa il suo ingresso alla Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale d’Abruzzo, dinanzi al presidente della Giunta D’Alfonso e al sottosegretario con delega alla Protezione Civile Mazzocca.
Figlia di una riflessione condivisa all’interno di un convegno organizzato a Pescara lo scorso anno, ripercorrendo e analizzando gli “errori commessi” durante la maxi emergenza incendi dell’estate 2017. La Carta, come si legge nella nota Ansa, si basa su un concetto chiaro, per ridurre il rischio di incendi boschivi occorre pianificare, organizzare, azioni ben definite nelle fasi di prevenzione, gestione dell’emergenza, restauro manutenzione. A tal proposito l’invito delle associazioni, a sospendere la caccia per due anni o non consentirla perlomeno, nelle porzioni di territorio adiacenti le aree percorse dal fuoco
Insomma agire prima, in maniera fattiva e soprattutto preventiva.
A.S.
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