La notte in bianco, senza data da destinarsi

Doveva essere la notte del riscatto, con quel nome accattivante Quid Melius Sulmona, forse troppo visto l’epilogo, una conclusione più alla zaloniana “Quo vado a Sulmona?” perché insomma la voglia di organizzare un evento che salta per ben due volte, un po’ te la fanno passare.

Dunque un riscatto che non è arrivato perché dopo l’edizione del 2016 depennata a seguito del sisma di Amatrice, la sorte ha deciso che anche per il 2017 la notte bianca non si doveva fare, questa volta a dare lo stop è il decreto Gabrielli e l’incendio del Morrone dello scorso agosto, la postilla però è quella del “rimandato a data da destinarsi ma si farà“ data che però non è mai arrivata nei fatti nonostante le rassicurazioni da Palazzo. Un macigno piombato tra capo e collo che ha colpito i commercianti delusi che in quella notte avevano messo soldi e speranze ma, soprattutto, a quanto si intuisce dagli sfoghi social, per gli organizzatori, la Dream On che ha avuto sotto le mani per la seconda volta una gatta da pelare e che a quanto pare ci ha rimesso più di qualche euro per una serata che avrebbe dovuto vedere artisti nazionali, intrattenimento, musica animazioni e tanto movimento giusto per fare due nomi: Sabbia Magica Show di Paolo Carta, l’esibizione di Gianfranco Butinar, attore, imitatore e comico, il Carillon Vivente, dj set e molto altro ancora.

Al suo posto inizialmente si era pensato ad una mini notte bianca, insomma una versione light, ridimensionata, poi invece neppure quello, città chiusa, niente da fare, un pasticciaccio che ha suscitato l’ira degli esercenti scesi poi in Piazza XX a manifestare l’ennesimo schiaffo alla ripresa, ad un circolo di economia preziosa non potendo fare altro che decretare la morte della città con tanto di necrologio per Sulmona “Ne danno il triste annuncio i cittadini tutti, le attività commerciali, la Notte Bianca. La cittadinanza sentitamente ne ricorda la sana vitalità”.

Nonostante le attestazioni di solidarietà la Dream On preferisce il no comment, sull’argomento non vuole parlare, ai cittadini che scorrono post sui social e tendono orecchi ai rumors resta il compito di tirare le somme.