Si è spento questa notte all’ospedale di Sulmona Carlo Cocco, 68 anni storico sindacalista della Cgil, “guerriero del fronte” e “operaio ignorante, con la gn maiuscola”, come si divertiva a definirsi lui stesso.
Uno di quelli operativi, insomma, capace di mobilitare persone e idee, di spostare bandiere e folle. Carletto, come veniva chiamato dagli amici, era stato delegato della Fiom nel consiglio di fabbrica della Fiat, poi diventata Magneti Marelli, nei caldi anni Ottanta, quando c’era ancora una coscienza operaia e soprattutto quando, a Sulmona, c’era ancora un sindacato attivo e autonomo, che oltre a fare attività sindacale faceva anche e soprattutto politica, intesa come pressione sulle scelte di sviluppo e pungolo nel dibattito amministrativo.
Carlo era uno di quelli sempre in prima linea, uno di quelli che “si sporcava le mani”, che non risparmiava ore e sforzi, anche fisici, per organizzare una lotta, mettere su gli ingranaggi complessi di una manifestazione.
Andato in pensione la sua passione e il suo impegno non si erano spenti, ma avevano solo spostato il focus: per questo era diventato responsabile di Lega del sindacato pensionati Cgil, anche qui senza mai risparmiarsi in prima linea nel disbrigo delle pratiche sindacali, dalle dichiarazioni dei redditi alle lotte politiche.
Un grande lavoratore e un grande attivista che nel maggio scorso era stato insignito della Stella al Merito come Maestro del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme ad altre 25 persone in tutta Italia.
Una passione e un impegno che aveva dedicato negli ultimi anni anche e soprattutto alle celebrazioni e alla memoria della Brigata Majella, di cui si era fatto protagonista nella Fondazione che era stata ricevuta dalla presidente Boldrini e dallo stesso Mattarella.
Cocco è morto questa notte, arresosi alla fine alla sua più importante battaglia, quella contro un male incurabile che per anni era riuscito a mettere in sordina. Sempre con il sorriso sulle labbra e con quella generosità che lo aveva contraddistinto come sindacalista e uomo.
I funerali si terranno domani pomeriggio (ore 15) nella chiesa di San Francesco.
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