In Consiglio comunale approdano Sprar, casa parto e caso Polfer

Consiglio comunale straordinario giovedì 11 maggio a Sulmona, fissato alle 15 in prima seduta e alle 15.30 dell’indomani in caso di diserzione. Un’assemblea che si preannuncia animata nella quale spiccano, tra gli ordini del giorno, l’interrogazione presentata dalla consigliera d’opposizione, Elisabetta Bianchi, sulla possibilità di ospitare a Sulmona una Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, la cui domanda è scaduta lo scorso 5 maggio. Il sindaco Casini ha dato disponibilità  al Prefetto per attivarne una in città, un modo, secondo la prima cittadina, per favorire lo sviluppo locale. D’altronde di begli esempi ce ne sono, uno fra tutti quello dell’Aquila e di Castel Del Monte; in quest’ultimo, addirittura,  i rifugiati lavorano a sostegno delle tipicità abruzzesi, artigianali o casearie, imparando l’arte e mettendola da parte nonché collaborando attivamente alla vita sociale del paese.

Altro punto importantissimo all’ordine del giorno è l’istituzione della casa parto nell’ospedale SS. Annunziata di Sulmona, presentata dal capogruppo del movimento Sulmona Bene in Comune, Maurizio Balassone. L’ultima volta che in Consiglio si è parlato di casa parto non è andata proprio bene. La minoranza, infatti, ha bocciato la richiesta di Sbic di finanziare con circa 2mila euro la pubblicizzazione e campagna di sensibilizzazione a favore  con la giustificazione che se la casa parto non c’è ancora, non c’è nemmeno motivo di pubblicizzarla.

E poi la Polfer di Sulmona per la quale è stata decretata la chiusura. La Coisp si è appellata giorni fa alla Casini chiedendo di analizzare tutte le strade percorribili per un ricorso al Tar, proposta abbracciata dalla maggioranza.

s.pac

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