Alle 16,30 ci sarà la riunione dei capigruppo del Comune di Sulmona per decidere la data di un consiglio comunale straordinario da tenersi, verosimilmente, se non a Natale subito dopo (il 26 o il 27), e poi, a seguire, alle 17,30, sempre nell’aula di palazzo San Francesco, l’assemblea dei comitati cittadini per l’ambiente, quelli che da oltre dieci anni combattono una battaglia in prima linea contro il metanodotto e contro quella centrale di spinta della Snam, che oggi, dopo il via libera del Consiglio dei ministri, è più sicura, anzi quasi certa.
La lotta non si ferma, ma si fa dura e davanti alla battaglia finale è bene capire le forze a disposizione, gli eserciti da schierare, le armi da usare, ma soprattutto capire qual è il nemico da combattere.
Perché con un governo e un parlamento in scioglimento, tra meno di una settimana, e le dichiarazioni di contrarietà, formali e sostanziali, degli amministratori locali e regionali, non si sa neanche più con chi prendersela. Chi ha confezionato il pacco di Natale.
Di certo molti hanno fatto finta di non sapere, se è vero che, ad esempio, ieri mattina nella riunione del Consiglio dei ministri era presente, perché convocato, anche il vice governatore d’Abruzzo Giovanni Lolli. Lui ha detto no, certo, ma non è stato evidentemente quello sbattere di pugni sul tavolo che fece a suo tempo D’Alfonso quando negò formalmente l’intesa Stato-Regione, quando si fu, raccontano i presenti, ad un passo dallo scontro fisico con l’allora sottosegretario Claudio De Vincenti, poi diventato ministro e molto amico dello stesso D’Alfonso. Altri tempi, allora. Lontani dalle elezioni e dalle corse per un posto nel listino.
L’annuncio del ricorso al Tar fatto dalla Regione e dai Comuni, non convince molto neanche i proponenti e neanche il voler puntare tutto sul blocco del metanodotto, come ha detto Mazzocca, perché la centrale comunque si farà, anche prima del tubo, magari per aiutare il tubo. Una centrale a gas, che potrebbe diventare elettrica o mista se qualche candidato vorrà rivendersi la battaglia di retroguardia.
Una cosa è certa il volere dei territori è stato ignorato e violentato ed ora è l’ora di vedere se le vittime saranno e in che modo capaci di reagire. Non sono bastate d’altronde undici delibere di contrarietà, le risoluzioni regionali, persino il diniego in sede ministeriale.
Bisogna trovare nuovi strumenti, nuove armi, ora che l’assedio si avvia a conclusione e si appresta a violare le mura del territorio.
Il sindaco di Sulmona ha annunciato che parteciperà alla riunione indetta dai comitati e ha convocato per il 27 dicembre tutti i sindaci del comprensorio, così come è stato per il tribunale ieri. “Sulmona è stata violentata dal cinismo della politica e dei partiti, sordi, ormai da tempo, dinanzi alle legittime istanze dei cittadini. Non possiamo accettare e non accetteremo il vilipendio messo in atto contro il nostro territorio”, dice la Casini. Oggi si vedrà anche in modo.
Commenta per primo! "Centrale Snam, si organizza la lotta. Oggi assemblea a Palazzo"