Contro la centrale, lettere ai sindaci per il ricorso congiunto

Un ricorso congiunto al Tar contro il Governo. E’ quanto propone il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, che questa mattina si è affrettata ad inviare a tutti i sindaci del territorio una lettera in cui si chiede di incontrarsi urgentemente per valutare la fattibilità di questa idea e mettersi di traverso, quindi, al via libera sulla centrale di compressione Snam, concesso ieri dalla presidenza dei ministri e che ha letteralmente scioccato la Valle Peligna.

In tanti chiedono, dopo la sveltina del Governo, di continuare nella lotta affinchè la struttura, complementare al metanodotto Snam, non venga costruita. Con la centrale, il metanodotto diventa cosa certa e viceversa. Insomma, la battaglia non è finita, tutt’altro. Il passaggio più logico, quindi, sarebbe impugnare la controversa decisione, presa in sordina a pochi giorni dallo scioglimento delle camere e contro tutti i pareri, contrari, deliberati dalle istituzioni.

Dai dieci anni a questa parte, quando si accesero i riflettori sulla questione grazie ad un esiguo numero di cittadini poi Comitati cittadini per l’Ambiente, di passaggi ce ne sono stati parecchi: nei Comuni, in Regione, fino alla Camera. Insomma una posizione politica assunta anche venendo meno ai “colleghi” di partito. L’Abruzzo è, almeno per ora, regione in linea Pd, come il Governo centrale. Ma tant’è.

“Resisteremo un minuto in più a voi” gridano dal collettivo AltreMenti, che proprio ieri ha accolto la carovana NoTap a Sulmona. “L’autorizzazione della Centrale è il fallimento della politica, con la p minuscola – sostengono-, quella che sacrifica le vite dei cittadini sull’altare dei profitti di un’azienda privata. Noi di AltreMenti siamo e saremo in prima fila per difendere la nostra terra da avvoltoi e predatori che vogliono mangiare sulle nostre esistenze, non glielo permetteremo”.

Simona Pace

 

 

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