Ovidio e il teatrino della legge

Alla fine, ma proprio alla fine, anche del Bimillenario, i soldi sono arrivati o meglio sono stati stanziati: come anticipato questa mattina dal Germe, infatti, la legge su Ovidio 2017 è stata inserita nella discussione di bilancio alla Camera che si è conclusa oggi con l’approvazione senza modifiche. Ciò vuol dire che non dovrà passare al Senato, che insomma è di fatto legge.
Settecentomila euro, che non sono la pioggia di milioni annunciata durante la campagna elettorale l’anno scorso, ma che comunque sono un bel gruzzoletto da spendere per la città e il suo comprensorio, in nome e per conto di Ovidio.
Nella speranza che almeno questi di soldi siano investiti con più criterio e maggiori risultati, per un Bimillenario che finora è stato sottotono, ma molto sotto.
La garanzia dovrebbe darla la legge stessa, perché a distribuire i danari, questa volta, non sarà una commissione fatta in casa come è stato per i 100mila euro stanziati dalla Regione, ma dieci esperti in materia di studi ovidiani che saranno affiancati da un comitato promotore del quale, però, non potranno far parte deputati e senatori, così come speravano le due senatrici che hanno proposto la legge.
Meno male, perché a giudicare dalle reazioni post-voto, oggi, già così si è scatenata la competizione per la medaglietta. Con la Pelino che dice che la legge e sua e la Pezzopane pure. L’una che “ha l’ardire di difendere ciò che ama”, l’altra che “emozionatissima” ricorda i suoi sforzi con il presidente Napolitano. Un teatrino che entra anch’esso nelle celebrazioni. Anche se in verità entrambe hanno torto e ragione, perché i due testi distinti presentati dalle senatrici del Pd e di Forza Italia, alla fine sono stati riuniti in un unico testo in sede di commissione.
Più interessante è capire cosa si potrà fare con questi soldi e quando, visto che ufficialmente il Bimillenario si chiude ad aprile e che la legge prevede di spendere 350mila per ogni annualità (2017 e 2018). E insomma toccherà allungargli la vita al nostro poeta.
Qualcosa è già in cantiere: così per il recupero edilizio e la riorganizzazione dei luoghi legati alla sua vita e per un museo tematico (Spazio Ovidio), altro è da fare come il recupero, restauro e riordino del materiale storico e artistico che riguarda il poeta, la realizzazione di un Parco letterario come itinerario turistico-culturale, fino al gemellaggio, un altro, l’ennesimo, con la città di Roma, sempre che la sindaca Raggi sia d’accordo.
Perché se campagna elettorale deve essere, oltre al Pd e Forza Italia, c’è anche il Movimento 5 Stelle a contendersi le urne.

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