Il gasdotto Tap e quello Rete Adriatica sono infrastrutture gemelle, nel senso che nonostante i nomi differiscano hanno lo stesso scopo: trasportare il gas proveniente dall’Azerbaigian nel nord Italia. Per tale motivo gli attivisti No Tap e quelli No Snam stanno organizzando una serie di conferenze lungo il tracciato dei due gasdotti al fine di sensibilizzare le popolazioni interessate e sviluppare ragionamenti critici attorno all’opera. È nata così la “Carovana No Tap/No Snam” partita da Melendugno il 1 dicembre, luogo simbolo perché di approdo del Tap.
Il 22 dicembre a tal proposito a Sulmona si terrà la quinta tappa della Carovana “per continuare – dicono gli attivisti – a sensibilizzare il nostro territorio sulla battaglia contro il metanodotto e la centrale Snam di Case Pente e inquadrare la situazione delle infrastrutture del gas a livello nazionale”. La tappa di Sulmona arriva dopo quella della già citata Melendugno, di Brindisi, di Pisticci e di Campobasso e l’evento si terrà presso l’Auditorium del Centro Pastorale Diocesano di Viale Roosevelt 10 alle ore 17:00.
Scrivono ancora gli attivisti No Snam nella nota: “È una iniziativa a carattere nazionale che intende stimolare un grande dibattito sul problema della realizzazione delle cosiddette “Grandi Opere Devastanti Inutili Imposte” combattute con dignità e democrazia dalle popolazioni minacciate dalla loro realizzazione. Basti ricordare che tutte le istituzioni rappresentative del nostro territorio – Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila e i singoli comuni della Valle Peligna – si sono espresse contro la realizzazione di questa opera che danneggerebbe ulteriormente il futuro della Valle Peligna e ci imprigionerebbe a un passato di fonti fossili e a un futuro di devastazione ambientale. Inoltre, dopo la recente esplosione nell’hub del gas di Baumgarten in Austria, ancora più centrale è la questione legata alla sismicità e ai rischi di esplosioni che si potrebbero verificare in caso di forte terremoto. L’imposizione dall’alto di questa grande opera determina di fatto la sospensione della democrazia e dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, così come sta già avvenendo in Salento col TAP”.
L’arrivo della Carovana è di strettissima attualità visto il rinvio della Conferenza dei servizi sul gasdotto Rete Adriatica che avrebbe dovuto tenersi il 14 dicembre presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che però è stata , come una patata bollente, scaricata al prossimo governo.
S.M.
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