Si passa allo sciopero, la Filt Cgil è chiara, venerdì 15 dicembre il personale viaggiante si fermerà per 4 ore “inaccettabile, per una neonata società regionale e che si fregia di far parte del novero delle più importanti aziende italiane, il mancato rispetto di impegni, di contratti e di accordi aziendali regolarmente sottoscritti”. Contrari alle nuove nomine dirigenziali, chiedono il rispetto dell’orario di lavoro che a volte supera le 13 ore e un concorso per assumere personale manutentore, di giustificare i 15 milioni di euro di cui 12 di finanziamento pubblico, di rivedere le decurtazioni salariali applcate al 50 per cento del persoanle antecedente la fusione e ancora, sicurezza.
Un atteggiamento aziendale definito “presuntuoso ed arrogante” nel 2015, la nascita di Tua Spa, azienda di oltre 1600 dipendenti, inserita di diritto tra le prime dieci società italiane di tpl sulla base dei chilometri annui effettuati, dell’entità del fatturato, del capitale sociale e delle ben otto unità di produzione dislocate nelle quattro province abruzzesi. La Cgil ricorda i passaggi lavorativi “pur di consentire l’avviamento e la messa in sicurezza della nuova società che ereditava una situazione economica ma anche organizzativa davvero drammatica, ha altresì condiviso con i lavoratori misure ed interventi inizialmente impopolari che hanno determinato da un lato, inconfutabili aumenti della produttività e, in taluni casi, anche importanti riduzioni salariali”.
Nonostante lo spirito di abnegazione mostrato dai lavoratori di Tua, lamenta il sindacato, ” l’azienda ha invece continuato a manifestare una totale inefficienza dal punto di vista organizzativo, a partire dalla condizione dei depositi territoriali e delle rispettive Unità di produzione che operano in totale abbandono e soprattutto in assenza di un necessario coordinamento e di una governance”. Una grave carenza organizzativa con pesanti ricadute sulla qualità del servizio che viene offerto all’utenza e le conseguenti segnalazioni di disservizi e di inefficienze che, con cadenza quasi quotidiana, apprendiamo dalla stampa.
“Denunce e lamentale davvero imbarazzanti, – conclude la Cgil – soprattutto se le accostiamo alla imponente campagna pubblicitaria con la quale Tua, nel promuovere il trasporto pubblico, ha trovato il modo per enfatizzare gli aspetti della comodità e dell’efficienza che sarebbero invece, a loro dire, assicurati”.
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