
Intraprendere un percorso di gestione del fenomeno del randagismo che consenta al comune di ridurre i costi di gestione e agli animali di essere adottati con maggiori possibilità. È quanto chiesto dal gruppo consiliare del pratito democratico di Pratola Peligna che oggi in consiglio comunale ha presentato una mozione per impegnare il sindaco e la giunta alla ricerca di una soluzione per il fenomeno del randagismo a Pratola.
Un percorso che, spiegano dal Pd, prevede “un lavoro sinergico con le associazioni di volontari o con chiunque ne faccia richiesta, prevedendo l’affidamento secondo quanto stabilito dall’art.16 c.7 della legge regionale n. 47/2013”. Ovvero affidare alcuni cani presenti sul territorio alle associazioni di volontari ed ai privati senza necessità di iscrizione al Runts e la possibilità di mantenere la custodia e il mantenimento a carico dei detentori che si adopereranno nei 60 giorni dalla custodia a trovare una famiglia affidataria, “evitando al cane il trauma della detenzione coatta in canile e garantendo al Comune una riduzione significativa dei costi”. Il tutto nel rispetto della prassi sanitaria Asl con microchip, vaccinazione e sterilizzazione per gli animali da dare in affidamento o in adozione. E, per gli esemplari innocui ed evitanti, dopo la sterilizzazione, la reintroduzione in libertà, come previsto dalla normativa regionale.
“Il fenomeno del randagismo risulta essere, ormai da anni, un problema serio e rilevante da non sottovalutare, che determina costi sociali elevati sia in termini di risorse economiche sia in termini di salute pubblica – spiega il consigliere comunale Mattia Tedeschi – ora abbiamo la possibilità di poterlo risolvere anche grazie all’aiuto di tante associazioni e volontarie che vogliono darci una mano. Perché dire di no”.
Chi lo stabilisce che il cane è innocuo? E se per una qualche ragione morde qualcuno chi paga? Il PD?
Il medico veterinario
Voglio proprio vedere.