Speednet, di corsa sulla rete

Lo scorso anno hanno festeggiato dieci anni di attività e quest’anno contano di festeggiare il milione di fatturato. Ne è passata di fibra sotto terra e antenne sui tetti da quando Maiko Raglione, 48 anni di origine marsicana, ma per amore e matrimonio trasferitosi a Pratola Peligna, e Gino Allega, 38 anni, amministratore della società, si incontrarono in quel del nucleo industriale di Sulmona. A chiamarli e farli incontrare fu, nel 2012, Massimo Del Signore che dall’Arap aveva preso l’appalto per la creazione di una rete wi-fi per connettere quelle che, ancora oggi, vengono considerate zone “grigie e nere”, dove cioè il gioco non vale la candela, ovvero il ritorno economico garantito dall’utenza non vale la spesa per i grandi gruppi di telecomunicazione.

In tal senso, quello che offre Speednet, è anche un servizio sociale “perché la trasmissione radio – spiegano i due – garantisce e garantiva soprattutto a quei tempi la connettività lì dove la fibra era ancora una chimera”.

Maiko aveva alle spalle un’esperienza da tecnico specializzato, avendo lavorato a Roma per grandi gruppi e grandi progetti: dal nuovo arsenale della Marina di Taranto, agli elicotteri di Pratica di Mare. “Ho iniziato da ragazzo – racconta Maiko – ricordo che facevo ogni giorno da San Benedetto de Marsi a Carsoli per 600mila lire al mese. Praticamente spendevo tutto in benzina e autostrada. Però quella palestra mi è servita molto per imparare il mestiere”.

Gino, ragioniere informatico, era stato chiamato da Del Signore soprattutto per l’assistenza alla parte informatica: “Una volta realizzata la rete – spiega Allega – ci guardammo negli occhi e ci ponemmo il problema di doverla sfruttare, di utilizzarla per creare servizi all’utenza”.

Nasce così nel 2014 Speednet che ancora oggi vede come soci Maiko, Gino e Alessio Del Singore, 25 anni figlio di Massimo, che alla società garantisce una sede: un’ampia e nuova palazzina uffici lungo la strada statale 17, di fronte alla Magneti Marelli.

I 250 metri quadrati di uffici, i 500 di magazzini e i 60 di data center, sono ancora in fase di allestimento: “Dall’open space che avevamo all’inizio, abbiamo deciso di dividere in reparti l’azienda – spiegano – perché la società è cresciuta e le esigenze sono cambiate”.

Qui lavorano in quindici, anche se una buona metà, otto dipendenti, fanno parte delle squadre tecniche. Quelli, per intendersi, che sono in strada a scavare e saldare, passare fibra e montare antenne.

“All’inizio fu dura – raccontano – eravamo solo noi due e facevamo tutto da soli. Dal primo traliccio montato su questa sede, alle installazioni nelle case, fino al controllo dei ripetitori”. Nell’inverno 2014/2015, ad esempio, ci fu una forte nevicata che mise fuori uso il ponte radio: “Prendemmo l’auto e arrivammo fino a Goriano, poi da lì ciaspole ai piedi per quattro chilometri per raggiungere e ripristinare il collegamento radio – ricordano – fu un’impresa e un grande sacrificio, camminammo nella neve alta al freddo e con un panino con la frittata al seguito. Però ripristinammo il collegamento, la Rai ci andò tre giorni dopo con il gatto delle nevi”.

Il segreto del successo, il valore aggiunto, rispetto ai colossi delle telecomunicazioni è d’altronde questo: l’affidabilità e la fiducia che solo guardandosi negli occhi si può ottenere. Sapere che c’è qualcuno su cui contare a disposizione.

Come nel febbraio 2019, quando durante alcuni lavori vennero tranciati di netto i cavi della fibra ottica in tutta la zona di Pratola Peligna: “Abbiamo, tra gli altri, come clienti, molti enti pubblici, dove la connessione è fondamentale per il servizio alla comunità. Quel giorno – continuano – montammo le tende con i riscaldatori e lavorammo tutta la notte a giuntare i cavi. La mattina seguente quelli base, i più importanti, erano stati ripristinati”.

Fu dura, all’inizio, anche per convincere gli utenti che la trasmissione radio funzionava: “Non si fidavano se non c’era il cavo – spiegano – ma la tecnologia ormai era matura e noi potevamo garantire una buona connessione anche con il wi-fi. Anzi per dare fiducia, prospettavamo connessioni in download e upload sempre sotto quelle che poi effettivamente eravamo in grado di garantire”.

La connessione radio resta l’offerta alternativa, ma nel frattempo Speednet ha sviluppato anche quella via cavo in fibra ottica: “Siamo proprietari di rete cablata a Sulmona, Pratola, Raiano, Roccacasale, Vittorito e ora anche Bugnara, dove nessuno voleva arrivare perché non conveniva – aggiungono – poi ci sono gli scambi con gli altri operatori e abbiamo due progetti in lavorazione per estendere la rete anche oltre la Valle Peligna. Ci siamo strutturati sul territorio: ora siamo pronti per fare un altro passo”.

Il servizio offerto è d’altronde in continua evoluzione: la connettività e la telefonia, oggi, rappresentano una fetta marginale del business, perché Speednet si sta concentrando sui servizi digitali, il backup dati, le virtual machine, i data center e soprattutto la cyber security: “Solo quest’anno abbiamo investito sulla sicurezza informatica 120mila euro e stiamo prendendo la certificazione Iso 27001 – spiegano – a maggio entra in vigore la normativa Nis 2, d’altronde, e siamo obbligati a fornire la sicurezza. Nei prossimi anni l’investimento su questo settore aumenterà del 30%”. Ci sono poi una serie di servizi aggiuntivi come la videosorveglianza, la gestione dei centralini elettronici, la gestione delle app, i server in cloud”.

A questo Speednet ha aggiunto dal 2016 un punto vendita a Pratola, dove oltre ad un front-office, fornisce assistenza e vendita di computer, pagamento bollette, contratti e accessori.

“Negli ultimi quattro anni, dopo il Covid – raccontano – c’è stata una crescita costante del fatturato, con una media del 12/15% l’anno. Siamo un’azienda in crescita e stiamo cercando nuovi collaboratori. Tecnici più che altro, possibilmente già formati, anche se quelli che abbiamo assunti finora, in gran parte si sono formati con noi”.

Le risorse umane, dicono, sono il valore più importante: “Garantiamo buoni stipendi e siamo attenti al benessere di chi lavora con noi. Abbiamo attrezzato una cucina in ufficio, divise per tutti quelli che lavorano in strada, ora ambienti separati e poi un parco macchine sicuro e affidabile: piattaforma aerea, ruota per il taglio e macchinari per il ripristino dell’asfalto, cinque furgoni attrezzati, camion con gru. Quest’anno prevediamo di fare un investimento di 400mila euro sulla rete”.

I 3200 clienti affiliati, insomma, sono solo una parte di quelli che contano di raggiungere nei prossimi anni: “Stiamo per aprirci a nuovi mercati – annunciano – ormai siamo un operatore regionale, anche perché possiamo garantire una buona ridondanza del segnale, essendo collegati ai due principali Ixp (internet exchange point) d’Italia, ovvero Namex di Roma e Mix di Milano”.

Le corse a San Cosimo sono un piacevole ricordo, anche se il telefono “resta acceso H24”.

6 Commenti su "Speednet, di corsa sulla rete"

  1. Questo tipo di nuove generazioni fatte di volenterosi fanno guardare con ottimismo al futuro del nostro territorio.
    Bravi, complimenti!
    Ad maiora semper!

  2. Bravissimi anche nella video sorveglianza cittadina ed aziendale ! E non vanno avanti a politica

  3. uso il loro servizio da tanti anni, sia a casa che in negozio. li raccomando a tutti

  4. e poi facciamo crescere un azienda locale, anche io li raccomando

  5. Gianluca Lavalle | 28 Marzo 2025 at 13:45 | Rispondi

    Persone come queste e notizie come queste sono ciò che ci vuole nella nostra come in tante altre zone.
    Ad majora.

  6. Pamela Della Sabina | 28 Marzo 2025 at 15:28 | Rispondi

    Grande Alessio Del Signore nella sua professionalità e un giovane di grande esperienza….speednet ottimo servizio e mai un problema.!!

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