
Chiede se l’amministrazione comunale abbia provveduto a stanziare fondi per il coinvolgimento della cittadinanza sul tema della sicurezza anche tramite campagne antitruffa; se abbia stanziato fondi per implementare il pattugliamento sul territorio della polizia locale e per implementare la dotazione tecnica di videosorveglianza sul territorio; se siano stati sottoscritti “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana” che prevedono l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate zone del territorio in sinergia con altri Enti e quante e dove sono attualmente le videocamere installate e/o autorizzate dal Comune di Scanno nel territorio di propria competenza.
A porre tutte queste domande è Fernando Ciancarelli, consigliere di minoranza di Scanno Futura che attraverso un’interrogazione indirizzata al sindaco e al presidente del consiglio comunale chiede delucidazioni in merito alla sicurezza urbana e ai sistemi adottati dal Comune per garantirla.
Dopo aver richiamato le norme di legge che prevedono l’installazione e l’utilizzo di tali impianti da parte di enti pubblici come il D. Lgs. del 20 febbraio 2017 secondo il quale “solo gli enti possono installare impianti per la tutela della sicurezza urbana in luoghi pubblici o aperti al pubblico come strade e piazze” il consigliere ricorda come i sistemi di videosorveglianza “siano sempre più diffusi nei nostri paesi e città, per tutelare la sicurezza per il benessere delle comunità territoriali e la vivibilità del territorio” in ausilio alle campagne antitruffa e ai pattugliamenti delle forze dell’ordine, strumenti tra i “maggiori deterrenti per il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria di cui, il più delle volte, sono vittima gli anziani”. Un argomento che sta particolarmente a cuore a Ciancarelli che nella sua interrogazione chiede di sapere anche se “l’amministrazione comunale abbia partecipato a bandi inerenti alla videosorveglianza e quale sia l’esito della domanda di partecipazione” e, infine, “cosa l’amministrazione comunale intenda fare per il prossimo futuro in merito a tale problematica che sta sempre più interessando le piccole località”.
Domande alle quali il primo cittadino di Scanno Giovanni Mastrogiovanni risponderà nella sede istituzionale anche perché, come dichiara lui stesso “quello che il consigliere Ciancarelli chiede di sapere è visibile” come le graduatorie degli enti ammessi al finanziamento per l’installazione dei sistemi di videosorveglianza, enti tra cui il Comune di Scanno risulta agli ultimi posti perché “abbiamo un basso indice di criminalità ed è su questo che viene stilata la graduatoria”. Precisazioni importanti per il sindaco di un paese dove “grazie alla presenza di carabinieri e polizia locale molto vicini ai cittadini non esiste un problema legato alla sicurezza”. Un’interrogazione dunque, a detta di Mastrogiovanni, che non solo non rispecchia la realtà ma rischia di provocare un inutile allarmismo.
Intanto l’amministrazione comunale si prenderà tutto il tempo previsto dalla legge, 30 giorni, per rispondere alle domande di Scanno Futura e sgomberare così il campo da ogni arbitraria illazione.
Ha ragione il sindaco di Scanno!
Molto spesso mettere le telecamere e poi farci la manutenzione costa tantissimo !
Tanto meglio usare quei soldi per fare altro allora ..
A meno che si facciano gare per la manutenzione ogni anno per trovare il più conveniente …..peccato che però non è così facile cacciare certe ditte che una volta dentro si attaccano all’osso fino alla fine .
Ha perfettamente ragione Ciancarelli, meglio sempre prevenire.
Finalmente un posto dove la privacy è tutelata.se non c’è criminalità giusto.sta diventando troppo normale avere occhi elettronici puntati ovunque
io gli occhi eletrronici gli metterei dentro il parlamento e nelle case romane dove soggiornano i parlamentari la loro vita deve diventare di dominio pubblico h24 poi voglio vedere chi si candida senza macchia e senza peccato