Furbetti del cartellino: “Subito l’azione disciplinare”

Con la conclusione ufficiale delle indagini, che, come anticipato da Il Germe, ha portato ieri all’emissione di ventiquattro avvisi di garanzia, si apre ora parallelamente la fase delle contestazioni disciplinari. “Ora che gli atti sono accessibili – spiega l’assessore al Personale, Cristian La Civita – attendiamo che la procura ci mandi il fascicolo o ne faremo richiesta noi. Dopo di che sarà la commissione disciplinare (ovvero Sylvia Kranz, dirigente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna a cui ufficialmente il Comune di Sulmona ha affidato l’incarico di gestire i procedimenti disciplinari, ndr) a valutare prove e provvedimenti da adottare. Contiamo di farlo celermente, anche se i tempi non dipendono da noi. Al fine di evitare malintesi ed interpretazioni distorte faccio presente che è di competenza di un organo tecnico terzo stabilire se e quando dovranno essere aperti i provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti comunali oggetto dell’inchiesta dei cosiddetti furbetti del cartellino. Né io né il sindaco né nessuno dell’amministrazione avrà a che fare o avrà discrezione decisionale su questa vicenda neanche in termini temporali”.
Al vaglio della Kranz non ci sarà però solo il comportamento di infedeltà dei ventitré (uno è dipendente della Coop 2001) avvisati dalla procura, perché i rilievi penali della vicenda non sono sovrapponibili a quelli disciplinari e contabili. Dunque dovrà essere valutata la posizione di tutti e quarantadue i dipendenti del Comune indagati (cinque sono delle cooperative e uno è deceduto), tanto dalla commissione disciplinare, quanto dalla Corte dei Conti. D’altronde gli stessi giudici contabili avevano già rilevato responsabilità a carico di venticinque dipendenti, a cui era stato notificato l’invito a dedurre (poi sospeso per il suicidio di un dipendente), che non sono tutti gli stessi a cui la procura ha recapitato l’avviso di garanzia. Tra loro, ad esempio, c’è la posizione dei tre dirigenti (Filomena Sorrentino, Amedeo D’Eramo e Gianpaolo Santopaolo) a cui la Corte dei Conti ha chiesto, per omesso controllo, un risarcimento che va dai 60mila ai 120mila euro ciascuno e che non risultano tra gli avvisati dalla procura di Sulmona.
Sui tempi, si diceva, non ci sono certezze, ma comunque entro l’anno il procedimento disciplinare dovrebbe essere concluso: ciò vuol dire che presto palazzo San Francesco potrebbe avere qualche-molti dipendenti in meno, con conseguenti problemi organizzativi.
“Temo non sarà facile gestire tutto – aggiunge La Civita – è urgente riorganizzare la macchina comunale”.
Solo all’ufficio cultura e sociale, d’altronde, ci sono undici dipendenti che dovranno rispondere alla giustizia penale.

Commenta per primo! "Furbetti del cartellino: “Subito l’azione disciplinare”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*