Lotta allo spopolamento, Di Marco: “Mancano tre milioni di euro promessi da Marsilio”

Annuncia una risoluzione al fine di impegnare il governo regionale a provvedere al più presto alle opportune coperture. È il consigliere regionale nonché vicepresidente della Commissione ambiente e territorio Antonio Di Marco che in merito al rilancio delle aree interne promesso dalla Regione Abruzzo denuncia la mancanza delle necessarie coperture finanziarie.

A confermarlo le parole pronunciate dall’assessore regionale Roberto Santangelo che alla presidente del Comitato per la legislazione del consiglio regionale ha dichiarato: “servirà una variazione di bilancio per erogare i 2.500 euro di contributi a quanti fossero interessati a fare domanda di residenza in qualche Comune delle aree interne”. Interpellato telefonicamente dalla presidente Carla Mannetti per rispondere a una domanda diretta dei sindaci circa la mancata erogazione dei fondi per il 2024, Santangelo ha infatti ammesso che non ci sono coperture e che solo una variazione di bilancio potrà permettere ai Comuni che ne faranno richiesta di ottenere i benefici regionali per porre un freno allo spopolamento.  

Una denuncia quella del consigliere Antonio Di Marco che sulla vicenda ricorda come “Marsilio abbia parlato di rilancio delle aree interne ma nel bilancio regionale non mette i fondi neanche per attuare le strategie già in essere”. “Oltre al danno di aver fatto campagna elettorale sulla lotta allo spopolamento si aggiunge la beffa di dimenticarsi di mettere i circa 3 milioni di euro necessari in bilancio” continua Di Marco sottolineando come in questo modo si “lascerà senza sostegni anche chi l’anno scorso, avrebbe deciso di vivere in Abruzzo”. La legge regionale 32 del 2021 non è riuscita infatti “né a vincere, ma nemmeno a frenare il fenomeno di spopolamento delle aree interne”; una realtà, la cosiddetta “restanza”, sempre più in crisi, come emerso in una precedente riunione del Comitato che a proposito della “partenza” evidenziava come questa interessa oltre l’8,3 per cento della popolazione abruzzese (-14.300 circa) contro lo 0,47 per cento di “tornanza” portato dalla legge 32 .

“Mi chiedo cosa diremo alle persone che, interessate dalla pur esigua dote di 2.500 euro annui di incentivi previsti dalla legge, sceglierebbero di venire a vivere in Abruzzo o spostarsi da una provincia all’altra – ironizza il consigliere Pd – apprezziamo la vostra scelta, ma chi governa si è dimenticato di mettere i soldi in bilancio?”. Domanda che Di Marco rivolge anche ad una destra che “non riesce a passare dalle parole ai fatti anche quando si governa con leggi omnibus e si abitua la comunità istituzionale amica a mance e attenzioni più che a farsi da tramite di prestazioni e servizi dalla Regione alla comunità”.

E a rendere ancor più incredibile la vicenda, spiega Antonio Di Marco è “la legge regionale 32 del 2021 con cui Marsilio ha inserito un contributo, sempre di 2.500 euro, ma stavolta a vantaggio delle famiglie residenti nelle aree interne per ogni nuovo nato”; ebbene, aggiunge Di Marco “un bando per il 2024 c’è ancora ed è attivo fino al 30 giugno 2025 come si legge sul sito della Fira, anche se è difficile capire quali siano i 176 Comuni ricompresi, visto che un altro link richiama a una pagina inesistente del sito regionale”. Intanto, conclude il consigliere Pd Antonio Di Marco, “i neo-nati nelle aree montane dopo giugno 2024, stanno ancora aspettando il benvenuto da parte di questo Governo regionale”.

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