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“Chiediamo con urgenza il completamento dei lavori nel rispetto dei termini prefissati, chiamando a rispondere la Asl 1 e la Regione Abruzzo affinché mettano a disposizione ulteriori risorse per giungere definitivamente a conclusione dei lavori”.
Così Cgil L’Aquila e la Lega Spi-Cgil Area Peligna tornano a denunciare i ritardi che hanno caratterizzato la vicenda della Rsa di Pratola Peligna, da quelli relativi all’avvio dei lavori “denunciati anche innanzi alla V Commissione consiliare regionale sanità” a quelli che ora ne impediscono la conclusione. Come aveva già sottolineato, qualche giorno fa, la sindaca di Pratola Peligna Antonella Di Nino di fronte all’ennesimo fermo dei cantieri e alle conseguenze che tale vicenda comporta per l’intero territorio della Valle Peligna dove, ricordano i sindacati, “da troppo tempo risultano completamente assenti strutture pubbliche dedicate alle persone che necessitano di assistenza socio-sanitaria”. In particolare anziani e non autosufficienti, persone affette da patologie croniche multiple che necessitano di assistenza continua oltre che di riabilitazione perché incapaci di svolgere autonomamente le più semplici attività quotidiane.
Una situazione che “non è differente da quella nazionale e che anzi è caratterizzata da una maggiore gravità rispetto alle tendenze regionali per quanto attiene al futuro demografico e all’invecchiamento della popolazione”. Come spiegano le sigle sindacali richiamando i dati Istat per gli anni 2013/2023, decennio che vede passare l’incidenza degli over 65 sulla popolazione complessiva residente dal 22,3% del 2013 al 26,4% del 2023. Situazione identica per gli over 75. Percentuali che tradotte in Abruzzo, significano una carenza ovvero un “fabbisogno autorizzatorio” pari a 553 posti letto in residenze protette, di 104 posti letto in Rsa demenze, di 55 posti letto in semiresidenze per anziani e di altri 55 posti letto in semiresidenze demenze. Considerando che, come conferma l’Istat, “sulle strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie, persiste un divario profondo tra Nord e Sud nell’offerta dei presidi residenziali” i sindacati sottolineano come “la risposta finora data dalle istituzioni è stata frammentaria, inadeguata e disorganizzata”.
Una situazione divenuta insostenibile per la quale la Cgil L’Aquila e la Lega Spi-Cgil Area Peligna nei prossimi giorni effettueranno un sopralluogo presso il cantiere di Pratola Peligna e incontreranno la sindaca Di Nino per “approfondire le reali problematiche amministrative e procedurali”. E, soprattutto, “per portare avanti una battaglia in favore del nostro territorio”.
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