Opi “sfratta” Benito Mussolini. Revocata la cittadinanza onoraria

Un modo a parte, forse, Opi lo è davvero. Non per sminuire un paese, cristallizzandolo perennemente nella “forma” di un set cinematografico. Il cuore della val Fondillo è molto di più di ciak e presidi scolastici da tenere in vita sul grande schermo. Ma è davvero un pianeta che ha un moto di rotazione e rivoluzione proprio, tutto suo, fuori dagli schemi dei tempi che corrono. Perché tra un’Italia dove la seconda carica dello Stato fatica a definirsi antifascista e un CPAC (la convention delle destre unite a Washington) dove si tendono braccia non per stringere mani, ecco che il segnale per tornare ai valori costituzionali arriva da un Comune di appena trecento anime, dove la nascita di quattro bimbi nello stesso anno non si vedeva da un decennio. Il Comune di Opi ha revocato ufficialmente la cittadinanza onorari a Benito Mussolini. Un doppio smacco ai nostalgici, con la decisione presa a cavallo del centenario del conferimento.

Non un modo per riscrivere la storia, come sottolinea il sindaco, Antonio Di Santo. “Vogliamo ribadire i valori in cui la nostra comunità si riconosce: libertà, democrazia, uguaglianza e pace. Con questo gesto abbiamo voluto dare un segnale chiaro contro ogni forma di autoritarismo, oggi più che mai necessario in un periodo in cui questi fenomeni sembrano riemergere”.

“Richiamata la deliberazione del Consiglio comunale numero 11 del 14 giugno 1924 avente ad oggetto ‘Conferimento della cittadinanza onoraria a sua eccellenza Benito Mussolini’, con la quale il fu conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Opi a Benito Mussolini – si legge nel testo della delibera, approvata pochi giorni fa – considerato inoltre che la suddetta delibera fu approvata all’unanimità del Consiglio comunale che acclama cittadino onorario di Opi Benito Mussolini, duce del fascismo e capo del governo nazionale e che la figura di Mussolini è diventata successivamente oggetto di generale e condiviso giudizio negativo in quanto autore di provvedimenti, leggi e azioni soppressive delle libertà civili, politiche e sociali, che agevolarono, dopo la promulgazione delle leggi razziali, l’immediata deportazione degli ebrei presenti in Italia, e che la sua figura storica di capo del regime fascista e responsabile politico della soppressione delle libertà civili, politiche e sociali sia in conflitto con i principi di pace, uguaglianza, democrazia e libertà, che oggi ispirano la Costituzione italiana e la comunità cittadina, e che la cittadinanza onoraria, a suo tempo conferita, risulti, pertanto, incompatibile con i valori di cui il Comune di Opi e la sua comunità sono oggi portatori: delibera di revocare la deliberazione del 14.06.1924 n.11, con la quale il consiglio comunale conferiva la cittadinanza onoraria del Comune di Opi all’allora presidente del consiglio del Regno d’Italia e duce del fascismo Benito Mussolini”.

“È nostro dovere – scrive Di Santo su Facebook – trasmettere alle nuove generazioni l’importanza di vivere in un mondo libero e democratico, fondato sul rispetto e sulla giustizia. Opi guarda avanti con consapevolezza, riaffermando i principi su cui si fonda la nostra Costituzione”.

Un atto “simbolico di giustizia nei confronti di tutte le vittime del fascismo”, spiega il sindaco che vuole lanciare un monito alle nuove generazioni, affinché non si ripetano più gli errori del passato. Nessun duce cittadino onorario, né ieri né oggi. Almeno non a Opi.

11 Commenti su "Opi “sfratta” Benito Mussolini. Revocata la cittadinanza onoraria"

  1. Concetta Di Prospero | 22 Febbraio 2025 at 17:42 | Rispondi

    1924…Tempestiva celebrazione di un centenario?

  2. E a Sulmona… la scuola di Bagnaturo intitolata a Luigi Volpicelli, il monumento ai caduti alle camicie nere e ai repubblichini di salò, un piazzale intitolato a Guido Ginaldi, una via a Enrico Giammarco, una via a Filippo Freda, la chiesetta della Madonna degli Angeli alla Badia dedicata ai fascisti volontari per l’occupazione dell’Etiopia e a sostegno della dittatura di Franco in Spagna e… la cittadinanza a Mussolini

  3. Povera Italia come si e caduti in basso si pensa solo alle stronzate del passato

  4. La storia a 360 gradi | 22 Febbraio 2025 at 20:22 | Rispondi

    Invece di Saragat e l’onorificenza al dittatore Tito? Tutto nella norma?

  5. L'Avanguardista | 22 Febbraio 2025 at 21:13 | Rispondi

    La storia è strana: quando servi ti fanno onore, quando non servi più ti tirano calci. I torti e il male ci sono stati da tutte le parti ma ognuno ricorda ciò che gli fà comodo. In fin dei conti le bande partigiane erano gruppi in gran parte armati e finanziati dagli americani per appoggiare l’invasione del nostro paese. A ben vedere furono proprio loro che macellarono di bombe le nostre città con centinaia di migliaia di morti che potremmo definire ” genocidio del popolo italiano”. Solo nella nostra Pescara morirono tremila persone, a Napoli la più colpita ve ne furono seimila. Per non parlare di due ATOMICHE buttate in Giappone che macellarono 600mila persone con danni genetici alla razza umana ancora oggi.
    Voletevi bene perché il mondo sta’ andando a rotoli, pensate al futuro cancellando il passato che porta un odio inutile e non costruttivo.

  6. Adesso ci sentiamo tutti più sicuri.

  7. Ma basta pensemm al presente e al futuro. Basta, allora facciamo anche il giorno della memoria per i massacri al Colosseo , ma finiamola. Mamma me

  8. Che pensieri…

  9. Me ne frego…

  10. Opi,un esempio da seguire…Bravi!👏👏👏👏👏👏👏

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