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“Il trattamento eseguito è stato tempestivo, completo, svolto con regolarità”: nessuna imperizia o disattenzione, insomma, le presunte lesioni permanenti che una donna campana aveva avuto dopo l’intervento all’ospedale di Sulmona, non furono causa dei medici che la operarono. Con queste motivazioni ieri il giudice per le indagini preliminari del tribunale peligno, Alessandra De Marco, ha disposto l’archiviazione nei confronti di quattro sanitari dell’Annunziata: Mauro Favoriti, Barbara Fascione, Cinzia Pietrosanti e Aldo Russo. I quattro medici sono stati scagionati dall’accusa di lesioni personali. I fatti risalgono al luglio del 2022 quando la donna, che si era sottoposta ad un intervento per un tumore ad Avellino nel 2021, si era recata in vacanza a Campo Di Giove, dove aveva accusando forti dolori addominali. Di corsa, quindi, al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, dove era stata presa in carico e dove al termine dei primi esami, i medici avevano deciso di mandarla dritta in sala operatoria per un intervento d’urgenza. L’operazione era andata a buon fine ma dopo alcune settimane la donna aveva presentato una denuncia, sostenendo che l’intervento le aveva provocato lesioni permanenti.
Non dovute, secondo il giudice, ai sanitari dell’ospedale di Sulmona.
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