Escluse dalle elezioni perché incinte: il Consiglio di Stato conferma le ragioni delle maestre di sci

Il Consiglio di Stato respinge l’appello proposto dal Collegio regionale maestri di sci Abruzzo contro la sentenza del Tar che aveva accolto il ricorso di Francesca Ferrara e Rosa Maria Bucci. La vicenda risale al 2022 quando le due maestre di sci erano state escluse dall’assemblea indetta dal Collegio regionale per l’elezione del consiglio direttivo e del rappresentante al Collegio nazionale. Alla base della mancata convocazione, il non aver svolto alcuna attività professionale nella stagione 2021/2022 con la conseguente inclusione delle due professioniste nell’elenco speciale dei “maestri di sci non in attività” esclusi, per questo, dall’elettorato attivo e passivo. Una decisione illegittima, secondo le due donne “costrette” a restare lontane dalle piste per maternità e per questo decise a veder riconosciuti i propri diritti di fronte al Tar al quale avevano chiesto oltre all’annullamento della delibera di esclusione anche quello dell’art. 2 del regolamento istitutivo dell’elenco speciale. La sentenza del Tar aveva dato loro ragione accogliendo il ricorso e annullando gli atti impugnati tra cui l’art. 2 del regolamento che, a detta dei giudici, si poneva in contrasto con le norme statali che non conferiscono al Collegio regionale il potere di creare “un elenco speciale ad hoc che si aggiunge e si contrappone all’albo professionale dei maestri di sci”.

Oggi la sentenza del Consiglio di Stato al quale il Collegio regionale si era appellato chiedendo la riforma della decisione di primo grado la quale, invece, è stata invece confermata. Una sentenza che mette la parola fine a una vicenda che, dopo il caso di Pietro Trozzi, maestro di sci sulla sedia a rotelle anche lui escluso all’assemblea elettiva perché “non in attività”, ha riacceso i riflettori sul funzionamento del Collegio regionale maestri di sci Abruzzo, organismo che dovrebbe rappresentare e tutelare le ragioni di tutti i maestri di sci abilitati e iscritti all’albo professionale. Senza nessuna esclusione.