Tirabassi non si dimette, Fina pronto a scrivere all’Ordine Nazionale. Sui Tribunali: “Disastro politico”

Michele Fina è pronto a scrivere al Consiglio Nazionale degli Avvocati, per andare in fondo alle mancate dimissioni del candidato sindaco di Sulmona, Luca Tirabassi, dalla carica di presidente del Foro ovidiano. Una condizione di “incompatibilità”, per usare le parole del senatore dem, secondo cui Tirabassi starebbe violando la terzietà tra le parti politiche necessaria per rappresentare gli interessi dell’ordine. “Se in Italia tutti facessero come lui – scrive – gli Ordini sarebbero succursali di partito, prive di autonomia critica”.

“È chiarissimo a tutti ormai – prosegue Fina – gli esponenti della destra sulmonese tra tutelare la città e eseguire gli ordini di partito preferiscono senza alcun dubbio gli ordini: altro che favola della volpe e dell’uva, qui siamo ormai a al lupo e l’agnello, con il territorio relegato ad interpretare purtroppo questo secondo”.

In merito al mancato inserimento della sopravvivenza dei tribunali abruzzesi all’interno del Milleproroghe, l’esponente Dem parla di “disastro politico”.

“Per provare a coprirlo mentono – conclude -, pensando che i sulmonesi e gli abruzzesi siano pronti ad abboccare. Quando mai io avrei detto che si devono salvare solo due dei quattro Tribunali sub provinciali? Tutte falsità per provare a confondere chi ascolta e chi legge. Ma per il sottoscritto parlano i fatti e i documenti: gli atti parlamentari da me presentati e consultabili da chiunque fosse interessato sul sito del Senato, sono tutti riferiti alla salvaguardia delle quattro sedi di Sulmona, Avezzano, Vasto e Lanciano. Non fa eccezione il più recente emendamento a mia prima firma presentato in sede di conversione del decreto legge Milleproroghe, incredibilmente bocciato dai parlamentari della destra, che prevedeva la proroga per tutti i Tribunali abruzzesi a rischio chiusura, così come richiesto da tutto Abruzzo. Un rischio oggi più concreto e incombente per la scelta politica di un Governo contro il quale non si è levato alcun distinguo, in difesa del territorio, da parte dei partiti che lo sostengono”.

18 Commenti su "Tirabassi non si dimette, Fina pronto a scrivere all’Ordine Nazionale. Sui Tribunali: “Disastro politico”"

  1. Avanti un altro | 20 Febbraio 2025 at 19:50 | Rispondi

    Mo’ pure Fina ci mancava !

  2. Se stanno così le cose: scripta manent…
    E le cose scritte rimangono, al momento,l’unica realtà sull’argomento .

  3. Se pensiamo di vincere le prossime elezioni contro il cdx con queste argomentazioni, allora lasciamo perdere e andiamoci al.mare….. non sento jna proposta una idea di cosa fare per la città e soprattutto un candidato serio, affidabile e di elevato spessore da contrapporre a tirabassi. Stiamo messi davvero male…

  4. Tra i requisiti di qualsiasi candidato serio e affidabile, io includerei anche di raccontare sempre ai propri elettori la realtà dei fatti.

  5. È facile presentare documenti dalla minoranza sapendo di non avere i numeri e trovare così la scusa per attaccare la maggioranza, più difficile portare avanti le battaglie quando si è nello staff del ministro della giustizia per 4 anni e suo fidatissimo.
    Ma poi fatemi capire si condannano le intromissioni di esponenti “forestieri” di centro destra ma vanno bene quelle del Pd?

  6. É evidente che sta semplicemente difendendo il suo operato rispetto a quanto era stato divulgato.
    Le intromissioni sono altro.

  7. Se solo il senatore citasse il riferimento normativo sarebbe più credibile, ma non può per il semplice fatto che non esiste! Che vergogna…ed è stato pure 4 anni alla segreteria del ministero della giustizia…povera Italia

  8. Lo ha letto il documento? Non mi sembra che preveda incompatibilità tra la partecipazione come candidato alle elezioni comunali e lo svolgimento di funzioni elettive all’interno di ordini professionali!

  9. Beh l’aquila ha avuto un assessore ai lavori pubblici contemporaneamente presidente dell’ordine degli avvocati ma per lui non valeva la incompatibilita’, era della amministrazione cialente del centro sinistra.

  10. I cittadini non si interessano dell’incompatibilità o meno, vogliono vedere fatti concreti e risorgere la città.

  11. Il sig. Fine o gli esponenti del suo partito p.d. Perché i tribunali nn li hanno difesi quando governava il sig. Monti loro amico che ne ha previsto la riduzione e chiusura adesso e per la difesa dello stesso troppo comodo

  12. L’arte dello scaricabarile tocca in questo Paese, vette mai raggiunte sinora e si spinge sino al lontano 2011…
    Per l’eliminazione delle accise sulla benzina
    promessa sei anni fa o l’eliminazione della Fornero, sbandierata da tempo immemorabile, le pensioni minime a 1000 euro,il ponte sullo Stretto..
    Quanti ricordi!
    Promesse promosse e mai attuate.
    A chi
    vogliamo dare la colpa?
    Adamo ed Eva?

  13. Sarà colpa del chiodo.

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