30 Commenti su "Disastro Cogesa, l’ex maggioranza: “Noi mandati a casa perché stavamo cambiando la gestione”"

  1. Neanche a Zelig avrebbero saputo scrivere di meglio!!!! Hanno stravinto le elezioni, hanno litigato per le poltrone, hanno perso pezzi della maggioranza (proprio per le poltrone e per gli appalti), hanno provato a raccattare consiglieri a destra e a manca….hanno fatto tutto questo e dopo 3 anni di nulla la colpa è dei civici e della destra!!! Comunque ci vuole coraggio per scrivere certe cose…un esame coscienza proprio non ce la fanno a farlo?

    • Innanzittto la consigliatura comunale, ancor di più negli esempi da lei riportati non c’entra nulla con la gestione del COGESA.
      Credo, ma dubito che sia informato sul fatto che il consorzio COGESA sia formato da più di 60 soci (fra Comuni ed Enti Pubblici) e che le “scelte” vengono prese dall’assemblea dei soci del consorzio, e che per essere valide devono ottenere la maggioranza relativa delle quote e quella assoluta dei soci.
      Lascio a lei informarsi su quali siano gli “apparentamenti politici”, i “relativi pesi”, e di conseguenza il “potere decisionale” del “CONTROLLO ANALOGO CONGIUNTO” nel loro interno.
      Poi, mi sa che avrà poco, ma veramente poco da ridere.

      • Quante cose che sa… complimenti. Chissà se le sapeva anche chi ha fatto campagna elettorale promettendo di risolvere la questione cogesa e con lui tutti quelli che hanno vinto e amministrato. Se lo sapeva (e se le cose stanno come dice lei) poteva dirlo che non avrebbe potuto fare un bel niente, invece di promettere salvezza! Così si capisce meglio la critica? O vuole continuare a nascondere le responsabilità dietro a un dito? O forse la colpa è la mia che non mi sono candidato e soprattutto non ho mai amministrato? Ridiamoci su

        • Grazie dei complimenti, ma basta informarsi e divulgare.
          Può, poteva e può farlo anche lei, già da subito, basta metterci un pò di buona volontà per il prossimo.
          Se si applicava già nel 2021 (ancor meglio prima), avrebbe capito che l’influenza del Comune di Sulmona nel COGESA è legata per parte delle quote e dei voti che può esprimere… il CONTROLLO ANALOGO CONGIUNTO.
          Il Comune non ha alcun potere di “veto” nelle scelte operate dal COGESA, può o meglio poteva (e non per altro perchè è stato esautorato prima della scadenza del mandato – e questo gioca indubbiamente a suo favore) per quel che gli era permesso, e quindi giusto e corretto quelle che lei “giudica” PROMESSE ELETTORALI, mentre gli altri non ne fanno di promesse.. o si? Ma lei non se ne è sarebbe mai accorto 😉!
          La salvezza è solo nel SIGNORE (per chi ci crede), l’importante è non commettere l’errore di scegliere lo stesso “”s”IGNORE DEI DANNI” (parafrasando Il Signore degli Anelli), attualmente noto con l’alias “il signore dei party planner”.
          Che dirle.. continui a ridere!

          • Adesso conta chi le fa le promesse? Oppure visto che fanno tutti devo accettarle per forza? Le piace girare intorno alle cose e ribaltarle all’occorrenza, ma non funziona sempre e non funziona con me e il fallimento del comune capofila (che ha dato false speranze ai cittadini) è sotto gli occhi di tutti..forse anche dei suoi se dismette i panni del tifoso di parte…

  2. La corte dei conti dovrebbe controllare anche la procedura di esternalizzazione del trasporto pubblico locale e la gestione negli ultimi anni.

  3. Ma chiudete questa pietà pubblica,insieme alla saca.Ma ancora si insiste.Ma non bastano i tribunali a gravarci di debito pubblico.

    • Da Statuto la data di scioglimento del Consorzio è prevista per il 31 dicembre 2050.
      9451 giorni a far data oggi!

      • …. Sappi che Cogesa non è un consorzio….. quindi prima di esprimere giudizi tecnici informati!

        • Ha ragione, TECNICAMENTE è una S.p.A..
          Di fatto è una società per azioni in CONCORDATO PREVENTIVO, sull’orlo del fallimento.
          Il riferimento al CONSORZIO era riferito all’atto di costituzione del COGESA (2 luglio 1998), poi si è preferito cambiare formula societaria e questi i benefici ottenuti.

    • Una città dove non apre una fabbrica manco a pagare dove più che aprire chiudono una dopo l’altra dove gli uffici pubblici se non scompariranno vedranno ridotti sensibilmente i propri organici ci sta gente illuminata che auspica la chiusura di due partecipate che danno lavoro a 300/400 persone. E ovviamente magari sempre questi laureati all’università della strada con master all’Università del webbe pensano che i posti li facciamo con i b&b o affitta camere che dir si voglia o facendo i camerieri dei turisti. Una città abitata da cotanta scienza merita di scomparire e poi ci meravigliamo dello spopolamento. Purtroppo dove abita la saccenza l’ignoranza l’arroganza e la stupidità non può che finire così

      • Occorre saper amministrare, creare degli utili per la società, non fare SCELTE STRUMENTALI DANNOSE, e nel caso del COGESA non andare in perdita, per poi caricarla agli utenti.
        Non serve alcuna laurea e dottorato per capire tutto ciò.
        Per lei si è CORRETTAMENTE OPERATO operato per gli interessi dell’azienda, della città e degli utenti?
        Lei in che città vive?
        Risponda e poi discutiamone su chi sono gli sc”E”nziati e chi sono i saccenti, gli ignoranti, gli arroganti e gli stupidi.

      • Bisogna sempre amministrare correttamente.
        Perché secondo il suo discorso, sarebbe giusto anche ospitare sul territorio fabbriche o aziende che sono in perdita o si avviano al fallimento.
        L’importante che per favorire l’occupazione, ci siano dentro persone a lavorare.
        Ma in questo modo però, tutte le spese, dovrebbero accollarsele i comuni cittadini.
        (Per gli utili invece?)
        E non credo che ragionare in questi termini, possa essete conveniente per loro o per la città.

        • Il commento precedente è per Alter ego.

        • Mai detto nulla di tutto ciò. Ho solo ricordato che ci stanno troppi gufi o economisti da bar che auspicano chiusure (nello specifico Saca e Cogesa) e poi si lamentano dello spopolamento. Di aria non si campa e neanche a fare i camerieri i gli spiccia camere dei turisti. Leggete qualche libro di economia prima di propinare modelli a minchia

          • Economisti | 14 Febbraio 2025 at 22:12 |

            Proprio perché l’ho letto le ho ricordato che per creare occupazione e non dover chiudere, non basta essere comunque presenti sul territorio.
            Le realtà produttive di beni o di servizi, devono avere anche un bilancio in attivo.
            E per raggiungere questo risultato bisogna gestirle badando esclusivamente alle logiche dell’ economia.
            Quando si crea un debito, evidentemente qualche problema nella gestione esiste.
            Proprio perché di aria non si campa, se in una realtà produttiva si producono debiti, gli stipendi poi, come si pagano?

      • Anche l’ ILVA di Taranta ha dato posti di lavoro e benessere …ma a quelle costo per la salute

  4. Regole matematiche | 14 Febbraio 2025 at 09:44 | Rispondi

    I numeri sono numeri e il debito è un numero.
    Sulla grandezza di quel numero si stabilisce una corretta gestione, una cattiva gestione o una pessima gestione.

  5. E una cattiva gestione ricade sulle spese dei cittadini.

  6. Voi vi siete mandati a casa da soli

  7. @Risate 3 | 14 Febbraio 2025 at 14:01 |
    il fallimento è certamente di tutti e prima di tutti dei cittadini.
    Sta di fatto che la crisi del COGESA è antecedente temporalemnte alla giunta Del Piero, per il resto sono dei pareri già esposti.
    Se si opera bene prima…

    • Quindi la giunta Di Piero ha promesso e non ha mantenuto e allora giustamente va a casa insieme alla sua maggioranza (per colpa loro e non degli altri), si prendono le loro belle responsabilità e il cittadino cambia amministratore e si vede come si opera dopo…e se fallisce anche il prossimo si cambia di nuovo… l’importante è non raccontare frottole come ha fatto e sta facendo l’amministrazione uscente..tutto qui

      • Se questa è l’interpretazione che vi ha dato va premiato con un Oscar alla mistificazione.

        • Se lei ne ha data una diversa le va dato premio oscar per l’ingenuità o per i paraocchi…a ognuno il suo!

          • Troppo buono, li prendo tutti e due, così da annullarsi a vicenda.
            Accortezza e perspicacia che a lei difettano… a ognuno il suo!

  8. bene,tantissime chiacchiere,di certo la C.d.C. non scherza,i danni erariali devono essere risarciti integralmente,i soggetti responsabili pagano personalmente,puo’applicare anche sanzioni accessorie,naturalmente a colpe riconosciute,la realta’ e’ sotto la luce del sole, numeri,conti,bilanci e controlli compresi,quindi che dire? Forza Corte dei Conti,severita’ e rigore,e basta,o no?

  9. Cambiare è proprio, la parola chiave.
    Sulle promesse non mantenute che ascoltiamo, da quelli che amministrano o hanno amministrato, da quelli che governano o hanno governato si potrebbero scrivere libri.
    Esiste però un livello superiore nell’amministrare o nel governare, quando non solo non si mantengono le promesse, ma si arrecano anche danni alle tasche dei cittadini.
    E il cambiamento è necessario ma a volte difficile, perché spesso ci si accorge che passano gi anni e…:”Tutto cambia affinché nulla cambi”

  10. Occhiobiettivo | 15 Febbraio 2025 at 07:45 | Rispondi

    Parole,parole,parole….ma chi vi sente più ormai.Avete abbondantemente stancato con le vostre chiacchiere.Per quanto mi riguarda non voglio più sentir parlare di Nannarone,Gerosolimo e tutti quelli che negli ultimi 3 anni non hanno fatto altro che mettere i bastoni tra le ruote a chi era stato eletto a governare la città e ora si permette di affermare che ” non hanno fatto questo o quello”
    Io sono invece del parere che andavano fatti lavorare e che sono proprio loro, i detrattori, che hanno impedito che si portasse a conclusione qualche progetto.A queste persone mi sento di dire:voi sareste quelli piu bravi,piu capaci,insomma i migliori? In base allo spettacolo indecoroso a cui ci avete fatto assistere,in base a come vi siete sin da subito affrettati e spesi per far cadere l’aministrazione Di Piero,a me ispirate solo un senso di ribrezzo.Vergognatevi!Qui a Sulmona il peggio deve ancora venire e anche voi ne sarete responsabili.Dal profondo del cuore vi esprimo tutto il mio disprezzo,perchè non amate Sulmona quindi non siete degni di rappresentarla.

  11. Chat illuminanti | 15 Febbraio 2025 at 11:27 | Rispondi

    Purtroppo concordo: sempre più incerto il futuro della città.
    Anche in considerazione di quanto siano “reali” le promesse di certa politica, che si ascoltano in campagna elettorale.
    Illuminante in questo senso un libro, recentemente uscito, che illustra invece quali siano metodi, intenzioni reali e finalità nelle scelte future.

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