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Si è aperta oggi in Commissione agricoltura la discussione sulla risoluzione del Movimento 5 Stelle, proposta dalla Consigliera Erika Alessandrini e sottoscritta da tutti i colleghi dell’opposizione, per proteggere e sostenere le imprese abruzzesi produttrici di canapa. Le aziende, infatti, sono messe a rischio da un emendamento in discussione al Senato, sulla stretta della canapa, al DDL Sicurezza. Emendamento che, come dichiarano i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini e Francesco Taglieri, non avrebbe alcuna base scientifica. “L’emendamento proposto al DDL Sicurezza vorrebbe accomunare una pianta coltivata da sempre in Italia e utilizzata a scopi farmaceutici, edili, tessili, alimentari, cosmetici e industriali ad una sostanza capace di alterare lo stato di coscienza delle persone” spiegano i consiglieri del Movimento 5 Stelle, aggiungendo che “a Roma, legislatori mossi da una cieca furia ideologica stanno confondendo la “canapa sativa L”, con percentuali di THC inferiori allo 0,2%, con la “marijuana” in cui, invece, questa sostanza psicotropa è presente in percentuali superiori al 20%”.
“Il Governo – incalzano i pentastellati – sembra pronto a gettare sul lastrico un pezzo di economia italiana ed abruzzese pur di fare sterile propaganda su un tema complesso e delicato, introducendo il divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa industriale. A rischio ci sono 3.000 imprese italiane che fatturano mezzo miliardo di euro l’anno e impiegano 15mila persone che perderanno il lavoro in un momento già drammatico per l’economia nazionale. Per questo abbiamo chiesto ai colleghi di maggioranza di unirsi a noi e alle altre forze di opposizione nel chiedere che la Regione Abruzzo si adoperi in ogni sede politica ed istituzionale, in particolare in Parlamento, per impedire che l’assurda proposta di criminalizzazione delle coltivazioni di canapa industriale diventi Legge dello Stato”.
L’Abruzzo è pieno di giovani imprenditori che stanno perseguendo concretamente e da anni molti degli obiettivi che la Regione si propone, a partire dalla lotta allo spopolamento delle aree interne. È il caso dell’impresa Green Valley, che Alessandrini ha chiesto di ascoltare oggi in Commissione, e che a Castelvecchio Subequo è attiva da circa 13 anni e offre lavoro a 15 famiglie, dopo aver contribuito a recuperare terreni abbandonati in un’area montana sottoposta ad un drammatico impoverimento demografico, economico e sociale.
“Se fosse approvata la norma anti-canapa anche in Senato – proseguono i grillini -, imprese costruite con grandi sacrifici personali degli imprenditori e, in molti casi, con i contributi pubblici all’agricoltura, anche regionali, come lo è questa rara e preziosa attività economica abruzzese, sarebbero costrette a chiudere. Inoltre, non essendo previsto alcun divieto per il consumo di prodotti cosmetici, farmaceutici o alimentari a base di canapa, purché siano interamente realizzati all’estero, saranno le imprese straniere ad avvantaggiarsi della chiusura di quelle italiane”.
“Si potrebbe parlare per ore dei vantaggi offerti dalla coltivazione della canapa, anche in termini ambientali, trattandosi di una pianta straordinaria capace anche di bonificare terreni inquinati” sottolinea il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Abruzzo, Taglieri. “E non possiamo ignorare gli usi farmaceutici dei prodotti derivati dalle infiorescenze di canapa come gli oli per il trattamento di fibromialgia, epilessia, patologie reumatologiche o muscolo scheletriche ma anche traumi da interventi chirurgici, stati di ansia, depressione, insonnia e dolore cronico. Nel trattamento dei malati oncologici, il principio CBD estratto dalla canapa può essere utilizzato con controindicazioni di gran lunga inferiori a medicinali sintetici come il paracetamolo. Per questo è del tutto assurda questa battaglia ideologica nei confronti di estratti delle infiorescenze di canapa, in merito ai quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato l’assenza di effetti psicotropi e raccomandato agli Stati membri di non limitarne l’utilizzo né di inserire tale sostanza in alcuna tabella speciale. Confondere i semi di canapa industriale con una sostanza psicotropa capace di alterare una persone alla guida di un’automobile è inaccettabile”.
“Nella prossima seduta della Commissione agricoltura continueranno le audizioni delle realtà economiche ed imprenditoriali, avendo colto una generale apertura della maggioranza ad approfondire e condividere le nostre preoccupazioni. Se il confronto procederà sui giusti binari e la nostra risoluzione sarà approvata, siamo fiduciosi che grazie all’Abruzzo si possa evitare che il Parlamento italiano commetta uno dei più grandi errori tecnici ed economici a danno dei nostri territori, delle nostre imprese e dei nostri cittadini”, concludono i consiglieri del Movimento 5 Stelle.
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