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Il NUE spegne la prima candelina della propria vita, e lo fa mostrando i dati dei primi dodici mesi di attività. Oltre 624.000 chiamate sono state gestite dal Numero Unico di Emergenza (NUE) 112 in Abruzzo, di cui oltre 303.000 inoltrate agli enti di competenza e 320.000 circa non hanno avuto seguito. I numeri li ha diramati Mauro Casinghini, direttore regionale dell’Agenzia Regiona di Protezione Civile.
I dati sono stati elencati nel corso della Giornata Europea del Numero Unico di Emergenza 112, svoltasi oggi presso la Sala Ipogea del Consiglio regionale d’Abruzzo all’Aquila.
Delle 303.847 chiamate processare, 126.567 hanno riguardato emergenze sanitarie, 88.897 sono state indirizzate ai Carabinieri, 54.408 alla Polizia di Stato, 33.806 ai Vigili del Fuoco e 170 alla Guardia Costiera.
All’evento hanno partecipato il Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, il Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, in qualità di coordinatore del gruppo di monitoraggio del NUE istituito presso la Prefettura dell’Aquila, oltre ai rappresentanti regionali di tutte le componenti istituzionali coinvolte: Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco e Servizio di Emergenza 118.
Nel pomeriggio, dalle 15:30 alle 18:30, la Centrale Unica di Risposta (CUR) del NUE 112 aprirà le porte ai cittadini, con particolare attenzione ai più giovani, che potranno visitare la struttura e ricevere spiegazioni sul funzionamento del servizio direttamente dal personale operativo.
“Il Numero Unico di Emergenza 112” ha spiegato Casinghini, “istituito nel 2009, rappresenta un punto di riferimento essenziale per la gestione delle emergenze in modo rapido ed efficace, garantendo un servizio di risposta tempestivo e coordinato tra le diverse forze dell’ordine e di soccorso ed è stato istituito nel 2009 con l’adozione di una dichiarazione congiunta del Parlamento Europeo, del Consiglio dell’Unione europea e della Commissione europea, al fine di incrementare la conoscenza del servizio e dei suoi vantaggi da parte dei cittadini europei”.
In Italia, è stato inaugurato il 21 gennaio 2010 a Varese con l’attivazione della prima Centrale Unica di Risposta. Successivamente, nel 2024, il Numero Unico Europeo delle Emergenze è diventato operativo anche in Abruzzo (dal 12 marzo), in Puglia (dal 16 aprile) e in Emilia-Romagna (dal 3 dicembre).
Il Direttore del NUE ha poi spiegato che tutte le chiamate pervenute all’112 sono localizzate: “questa funzione, certamente utile in città, risulta indispensabile per le chiamate provenienti da aree extra urbane dove risulta difficile fornire indicazioni precise e tempestive per essere raggiunti dai soccorsi”. “Proprio per garantire maggiore accuratezza in questi casi, dal 2022 l’Italia si è adeguata ai migliori standard tecnologici aggiornando ai dati di localizzazione provenienti dalla rete telefonica quelli generati dallo smartphone”.
Le Centrali Uniche di Risposta, inoltre, effettuano una rilevante azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza) pari nel 2024 a quasi il 49% del totale delle richieste. Questo consente di concentrare le risorse sugli effettivi soccorsi richiesti, liberando le centrali operative degli enti di pronto intervento da una significativa mole di lavoro.
GIZZI/PC/240211
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