![](https://www.ilgerme.it/wp-content/uploads/2018/02/giustizia-tribunale-giudiziaria-1024x768.jpg)
Aveva minacciato di morte il vicino, reo di fare troppo rumore in casa. Una minaccia fatta davanti alla figlia della vittima di appena 4 anni e che aveva turbato la notte, e non solo quella, della famiglia di un vigile del fuoco.
Per questo il giudice del tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha emesso un decreto penale di condanna nei confronti di Salvatore Di Cesare, ex consigliere comunale di Sulmona.
Il giudice ha comminato all’imputato 45 giorni di reclusione, trasformata in una multa di 1.350 euro che, se pagati entro 15 giorni, con rinuncia all’opposizione, si riducono a 1.080 euro.
I fatti risalgono al maggio del 2023, quando Di Cesare, secondo la denuncia del vigile del fuoco, si sarebbe presentato sull’uscio della porta inveendo contro l’uomo, perché la figlia aveva fatto rumore spostando una sedia. “Io ti sparo” gli avrebbe detto. La polizia, intervenuta sul posto, provvide anche a sequestrare una vecchia arma (regolarmente detenuta) all’ex consigliere.
Di Cesare, difeso dall’avvocata Teresa Nannarone, sta ora valutando la possibilità di opporsi al decreto penale di condanna che comporterebbe nel caso l’apertura di un processo.
Almeno si impara a campare! Una condanna è una condanna! Altro che bugie….
Ma la conversione pena detentiva/pena pecuniaria non è di 250 euro al giorno?
Povero salvatore…
Poi si mette pure a fare il moralista sui social! Vergogna! La legge è legge.
Complimenti per la scelta dell’avvocato.
Ok la legge e’ legge ! Ma chi conosce Salvatore sa che oltre ad essere una persona educata e seria e’ anche un pezzo di pane.
bene,giustizia? C.C. Art.111: La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata.
Poi le riforme del nulla,il Sig.Gratteri Procuratore della Repubblica che dice:” E’ la peggiore riforma dall’unità d’Italia. E’ in gioco la democrazia”… “Abolire tutte le riforme dalla Cartabia ad oggi”,sempre di Gratteri: «Credibilità della giustizia ai minimi storici» .
L’altra campana,contraddittorio che dicono? Chi meglio dell’eroe internazionale Gratteri,e basta,o no?
Che cosa significa “Decreto penale di condanna”?
Si tratta di un procedimento speciale il cui scopo è quello di saltare sia l’udienza preliminare sia il dibattimento. È disposto dal giudice su richiesta del pubblico ministero quando quest’ultimo ritenga che possa essere applicata esclusivamente una pena pecuniaria anche se in sostituzione di pena detentiva (purché non sia necessario applicare anche una misura di sicurezza). La richiesta del pubblico ministero avviene entro sei mesi dall’iscrizione della notizia nell’apposito registro delle notizie di reato. L’imputato ha la possibilità di opporsi al decreto penale di condanna entro 15 giorni dall’emissione dello stesso richiedendo o il giudizio abbreviato, o l’applicazione della pena o il giudizio immediato. Il giudice dovrà poi valutare se sussistono i requisiti per dichiarare l’opposizione ammissibile, altrimenti il decreto diviene esecutivo. Il legislatore per incentivare l’imputato a non opporsi al decreto penale di condanna ha previsto che il pubblico ministero possa chiedere l’applicazione di una pena diminuita sino alla metà rispetto al minimo edittale; inoltre il giudice può concedere la sospensione condizionale della pena. Vi sono ulteriori benefici in quanto: a) non ha efficacia di giudicato nei giudizi civili o amministrativi, b) non possono essere disposte pene accessorie e può essere applicata solo la confisca obbligatoria, c) non vi sono spese processuali, d) il reato si estingue se entro un congruo termine non vengono commessi delitti o contravvenzioni della stessa indole (nel termine di 5 anni per i delitti e di 2 per le contravvenzioni), e) la condanna non risulta dal casellario giudiziale richiesto dai privati.
https://www.brocardi.it/dizionario/5546.html