Non solo turisti lungo i binari della Sulmona-Carpinone, ma anche pendolari con il ripristino dell’antico collegamento tra i due centri. La delibera votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Castel di Sangro è il primo passo per dare nuova linfa vitale a quella che molti anni fare era parte della relazione ferroviaria tra Pescara e Napoli con due coppie di treni giornalieri. Improbabile il nuovo collegamento tra il Comune adriatico e quello partenopeo. Più plausibile il ritorno sulla ferrovia dei treni che non siano solo quelli storici e turistici, che ogni fine settimana trainano visitatori e turisimo.
Un appello accorato per il ripristino della tratta è arrivato dall’ex parlamentare, Gianni Melilla, che parla di scelta “giusta e lungimirante”.
“Varie volte – spiega Melilla – ho preso la “Napoletana” che partiva da Pescara percorrendo luoghi di una bellezza assoluta, garantendo sicurezza e comodità a chi da Pescara doveva andare nell’Alto Sangro, in Molise o a Napoli”.
Il prossimo step sarà il confronto tra Regione Abruzzo e Trenitalia per capire i margini di fattibilità del progetto.
“In prospettiva – prosegue Melilla – si valuti anche la riattivazione della relazione tra Pescara, Sulmona, Castel di Sangro, Carpinone e Napoli. Ma per adesso che concentriamoci sulla tratta tra Abruzzo e Molise che collegherebbe Sulmona con Castel di Sangro e Carpinone. Non possiamo “accontentarci” solo dei treni turistici, il cui successo comunque dimostra l’utilità del ripristino di una relazione ordinaria e quotidiana”.
Sarebbe interessante ripristinare anche il “Treno della valle” collegare direttamente il mare con la montagna. Rimarrebbe solo l’ultimo tratto da riattivare, da Villa Santa Maria a Castel di Sangro. Il resto della tratta è stato già ripristinato e inaugurato da qualche anno.
Il sindaco di Castel di Sangro ha una marcia in più, lo dico da sulmonese, auspico che il prossimo sindaco di Sulmona faccia un periodo di apprendistato con Caruso, tanto per prendere confidenza con la macchina amministrativa. L’idea di rivitalizzare la linea Sulmona, Castel di Sangro, Carpinone, ed eventualmente la Pescara Napoli (la vecchia Napoletana), è un’ulteriore opportunità che si dà al Turismo e ai collegamenti interni di questo territorio.
Basti pensare che nel periodo invernale si potrebbero istituire i treni della neve diretti, da Pescara e Chieti per le stazioni sciistiche di Campo di Giove Maiella (a 50 m dagli impianti di risalita) e Roccaraso e dall’altro versante, da Napoli e Caserta per Castel di Sangro Roccaraso. Bravo Sindaco Caruso, continua sempre così.
Tande lungimiranze, tande Tande, assai. Se sulla linea Napoli-Pescara o meglio L’Aquila sino a Sella di Corno o Città ducale, organizzi viaggi panoramici con treni-pizzeria con due vagoni organizzati con forni a legna o a carbone come la locomotiva, che fanno pizze in continuazione e magari ti fermi lungo il percorso per comprare la mozzarella dai caseifici, succede che le prenotazioni arrivano anche da Katmandú ancora più che la transiberiana…La lungimiranza vera invece sarebbe andare da Pescara a Napoli in non molto più di un’ ora con una TAV direttissima che si va a collegare a Ceprano con un tunnel da 30 km Anversa-Balsorano. Gli stessi tunnel che stanno facendo ora al Brennero ai Giovi ed in Irpinia su una incomprensibile linea Napoli-Bari. Dove soltanto l’Abruzzo è lasciato nell’arretramento ottocentesco.