Due assoluzioni e due proscioglimenti: non ci furono responsabilità per la morte di Nino Mastropietro, il boscaiolo ventiseienne di Balsorano deceduto nel territorio comunale di Ateleta a seguito di un incidente sul lavoro nel luglio del 2018.
In quattro era finiti nel registro degli indagati e ieri il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona ha assolto con rito abbreviato Massimo e Mirko Di Nocco, titolare e dipendente della ditta appaltatrice dei lavori, e prosciolto, per mancanza di previsioni di condanna, Alfonso Comignani e Franco Compagnoni, i due agronomi che avevano fornito la consulenza alla ditta.
Il giovane boscaiolo era rimasto schiacciato da un tronco di un albero che il padre e il fratello, che avevano preso in subappalto la commessa, avevano tagliato qualche istante prima.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro, il giovane boscaiolo, impegnato a lavorare per conto dell’azienda di famiglia che aveva preso in subappalto gli interventi di disboscamento, non aveva fatto in tempo a spostarsi ed era stato colpito al capo dal pesantissimo tronco.
Le perizie tecniche avevano accertato che non ci furono imperizie e responsabilità da parte degli imputati e che, in sostanza, la morte del giovane fu il frutto di una tragica fatalità e forse di una sua errata valutazione del rischio.
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