Programmatori di nuvole

Al seminterrato del Residence del Parco, in viale stazione a Sulmona, su un grande tavolo bianco c’è la piantina della palazzina contigua: un edificio a tre piani verde, rimasto vuoto per decenni. Anzi, mai abitato. Oscar Pitzanti e Giovanni Salutari, amministratore e direttore a Sulmona della DigitalPA, la mostrano con entusiasmo: quei milleduecento metri quadrati rimasti invenduti da decenni diventeranno presto una nuova sede operativa dell’azienda.

E che in quella del Residence del Parco, inaugurata meno di tre anni fa, già non si ci entra più: i dipendenti sono passati dai 3 del 2019 ai 21 di oggi “e altri dovremmo assumerne – dice subito Pitzanti, 57 anni sardo con una fetta di cuore e di business in Abruzzo – il settore e la nostra azienda in particolare hanno avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni: solo a gennaio 2025 abbiamo registrato un aumento di fatturato del 40% rispetto allo stesso mese dello scorso anno”. Non che il 2024 sia stato di stanca: il Gruppo aveva già registrato infatti lo scorso anno un incremento dell’80%, consolidando un primato che nel 2022 il Financial Times gli aveva riconosciuto, inserendo l’azienda tra le mille con la più rapida crescita in Europa.

Oggi DigitalPA, con un bilancio di 7,5 milioni di euro nel 2023, conta 81 dipendenti in tutto nelle due sedi di Sulmona e Cagliari, a cui si aggiungono una serie di collaboratori e professionisti che fanno superare abbondantemente quota cento il numero degli addetti. Tutti con elevata ed elevatissima professionalità: laureati con esperienza amministrativa, programmatori, sviluppatori, progettisti informatici. Molti sono di Sulmona, tanti vengono da fuori: da Avezzano e dal Molise, da San Benedetto del Tronto e da Avellino, come Laura che a 27 anni si trasferirà a Sulmona la prossima settimana. “Per sua scelta – chiariscono Pitzanti e Salutari – perché in realtà la nostra azienda è molto flessibile sulle sedi di lavoro, alcuni operano stabilmente da casa: dalla Sicilia alla Lombardia”.

La tipologia di lavoro, d’altronde, lo permette: il core business di DigitalPA è infatti tutto “su una nuvola”, centrato sulla digitalizzazione e le nuove tecnologie.

Progettazione, sviluppo e manutenzione di software per le aziende private e la pubblica amministrazione, servizi di piattaforme per i bandi e l’e-commerce, formazione e consulenza e, presto, anche una nuova e potenziata area legale, che avrà una società satellite chiamata AV legal e che metterà professionisti del posto al centro di un sistema di relazioni nazionali ed internazionali. Le risorse umane, in DigitalPA, d’altronde, fanno la differenza: “Assumiamo per merito e solo per merito – chiariscono Pitzanti e Salutari – e teniamo molto al benessere dei dipendenti. Abbiamo adottato una politica di wellness che comprende assicurazione sanitaria estesa, buoni pasto, spazi comuni di relax, grande disponibilità alla flessibilità e riduzione dell’orario lavorativo: il mercoledì e giovedì si esce mezz’ora prima e il venerdì un’ora prima, in pratica si lavora 38 ore anziché 40”.

Conquiste sindacali d’altri tempi e di altre latitudini, per una forza lavoro giovane e dinamica: la media dell’età dei dipendenti non supera i 35 anni e a girare tra i corridoi la serenità si scorge dai sorrisi che si aprono dietro a porte addobbate con i disegni colorati fatti dai figli a casa.

“Molta attenzione la diamo alle nuove leve – spiega Pitzanti – la tipologia di personale che cerchiamo, purtroppo, scuola e università non sono in grado di formarle a sufficienza. Servirebbero licei dedicati all’informatica. Abbiamo già un accordo con l’università di Cagliari in tal senso e stiamo dialogando con l’università dell’Aquila per attivare crediti formativi, inoltre realizziamo accademy gratuite rivolte a diplomati e laureati per lo sviluppo di software. Per noi è un bacino dal quale attingere gli studenti migliori ed inserirli in un percorso di formazione specifico”.

La sfida, d’altronde, richiede competenze alte: tra i 3800 clienti di DigitalPA ci sono il ministero degli Esteri, le ambasciate, le unioni dei Comuni, società partecipate come Tua e Fincantieri, ma anche privati del calibro del Gruppo Toto.

Una scalata partita nel 2014, ma che affonda le sue radici negli anni Ottanta, quando Pitzanti, ancora liceale, andò negli Stati Uniti per un viaggio interculturale. “Stavano uscendo i primi Mac – racconta – e io rimasi letteralmente stregato dal settore informatico. Tornato in Sardegna per fare contenti i miei genitori mi iscrissi a Medicina, ma ci misi poco a capire che la mia strada era un’altra”. Pitzanti si mette a studiare informatica e nel 2000 apre una web agency: “Erano anni nei quali si viaggiava a 28k, internet era ancora un mondo per pochi – continua l’imprenditore – ricordo che quando arrivò l’Adsl a 258k pensai che era arrivata una nuova era”. Qualche anno dopo fonda Ichnosnet, di cui DigitalPA diventerà una costola, che si occupa di assistenza sistemica e networking di sicurezza.

L’incontro con l’Abruzzo è casuale, nel 2017, quando Pitzanti entra in contatto con Giovanni Salutari, al tempo titolare di una società di consulenza tributi, dopo un periodo di esperienza in Clea. “Avevamo bisogno di un appoggio sul Continente – spiega Pitzanti – al tempo non era ancora tutto sul cloud e i clienti richiedevano assistenza in presenza”. L’ufficio la DigitalPA lo apre a Pescara, ma dopo poco più di un anno decide di spostarsi a Sulmona: “Giovanni era di qui e molti di quelli che lavoravano con noi venivano dalla Valle Peligna – continua Pitzanti –. Sulmona era una sede ideale: una città tranquilla, con prezzi degli affitti abbordabili e una infrastruttura di rete affidabile, anche grazie ad operatori come Telweb e Speednet, che ancora oggi offrono una ridondanza efficiente, quanto indispensabile nel nostro settore”.

Il valore aggiunto lo dà Salutari a cui Pitzanti affida lo sviluppo dell’azienda sul territorio: “Non avevo neanche 40 anni e già figli grandi – spiega Salutari, che oggi di anni ne ha 44 – avevo acquisito un po’ di esperienza amministrativa con Clea e la laurea in Giurisprudenza l’avevo applicata soprattutto nel diritto amministrativo e nelle autorizzazioni. Il resto è venuto da sé: grazie alla guida e all’affidabilità di Oscar. E’ un datore di lavoro esigente ma con una grande visione e soprattutto tanta competenza”.

Lo sguardo lungo di Pitzanti viene soddisfatto subito dopo, nel giro di pochi anni: nel 2018 quando nella pubblica amministrazione viene inserito l’obbligo telematico e poi nel 2020, quando il Covid rivoluziona il mondo: “La pandemia ha accelerato un processo inevitabile – ricorda l’imprenditore – le video-call e i collegamenti in remoto hanno cambiato le regole del lavoro e delle interazioni tra persone, e noi eravamo lì, pronti”.

Il settore, d’altronde, non permette distrazioni e richiede continui aggiornamenti. “La nuova sfida è ora quella dell’intelligenza artificiale – continua Pitzanti – è un settore dalle grandi potenzialità, che noi abbiamo cominciato ad introdurre su alcuni processi. Con le dovute cautele, però, perché uno dei punti fondamentali del nostro servizio è la sicurezza ed oggi l’intelligenza artificiale non garantisce la copertura assoluta. Su alcuni processi, però, la abbiamo già sperimentata, fermo restando che il valore aggiunto lo dà sempre la persona”.

Quello della persona è un tema caro a Pitzanti, come lo è quello del territorio: “Le nuove tecnologie permettono di immaginare un futuro diverso anche per le aree marginali e di provincia – spiega – Sulmona e l’Abruzzo, sono terre meravigliose, dove c’è un’alta qualità della vita. Bisogna ora ripopolarle, possibilmente con il lavoro qualificato. E’ quello che cerchiamo di fare, quello che stiamo facendo”.

Ci congediamo dal seminterrato del Residence del Parco: Pitzanti e Salutari hanno appuntamento con l’architetto per il progetto di ristrutturazione della palazzina.  Il nuovo quartier generale dell’azienda a Sulmona: 1 milione di euro di investimento e un futuro ancora tutto da scrivere.

1 Commento su "Programmatori di nuvole"

  1. Gianluca Lavalle | 7 Febbraio 2025 at 01:14 | Rispondi

    Ottima notizia: complimenti a Oscar Pitzanti e Giovanni Salutari, nonché a tutto lo staff dell’azienda, attuale e futuro.
    Una realtà in crescita e dinamica, che genera benessere per sé e per il territorio.
    Queste sono le notizie di cui abbiamo bisogno, queste sono le notizie che dovrebbero riecheggiare ed essere rielaborate e riflettute da tutta la popolazione come ispirazione e modello.
    Ad majora semper.

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