Iniziano oggi le audizioni al Senato sul DDL Salva Milano, la risposta normativa alle recenti problematiche urbanistiche emerse nel capoluogo lombardo. Il disegno di legge, già approvato dalla Camera dei Deputati, vuole fornire un’interpretazione autentica delle normative edilizie, con l’obiettivo di sbloccare numerosi cantieri attualmente fermi a causa di contenziosi legali.
A discuterne, in audizione, c’è ance Salvatore Di Bacco, coordinatore del comitato scientifico nazionale dell’UNITEL, l’associazione dei tecnici dei comuni, nonché Responsabile dell’Area Edilizia e Urbanistica del Comune di Raiano. Quest’oggi Di Bacco verrà audito all’VIII commissione ambiente e territorio del Senato della Repubblica. Di Bacco è stato convocato in qualità di esperto sulle materie del governo del territorio nelle materie dell’edilizia e dell’urbanistica per relazionare e fornire indicazioni per gli emendamenti al disegno di legge AS 1309 prima della conversione in legge.
“La figura del tecnico comunale nell’ambito delle procedure di gestione delle discipline edilizie e urbanistiche è il soggetto destinatario principale – ha affermato Di Bacco – È il professionista che deve interpretare, autorizzare, coordinare, rilasciare, e a volte negare”.
“Se noi tecnici comunali, “addetti in trincea” – continua il Coordinatore di UNITEL – non siamo dotati di strumenti legislativi omogenei, snelli, chiari, inconfutabilmente precisi, il sistema “Italia” ne risentirà e la “rigenerazione urbana”, tanto auspicata anche nella norma di cui si parla in queste audizioni, non potrà decollare, né si potrà dare quell’impulso per il rilancio non solo economico ma anche sociale e culturale necessario per ridare slancio al Paese”.
Il coordinatore Di Bacco, nonostante la recente pubblicazione della Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Salva Casa) ci ha tenuto a sottolineare la necessità di una riforma strutturale e organica della normativa edilizia. “Auspichiamo con urgenza e indifferibilità – afferma Di Bacco – una nuova riforma strutturale ed organica del testo unico dell’edilizia, poiché dopo le modifiche sostanziali e le liberalizzazioni di questi ultimi anni sulla rigenerazione urbana del nostro patrimonio edilizio, lo stesso è diventato instabile, con le conseguenze visibili a tutti (ne è esempio il disegno di legge oggi alla nostra attenzione, il caso Milano e non, aggiungerei, in quanto da informazioni giunte alla nostra associazione, interessa l’intera Italia). Questa instabilità e non chiarezza dei procedimenti ha portato ad un profluvio copioso di sentenze da parte della magistratura civile e penale dove ormai i giudici per inserzione naturale si sostituiscono al legislatore (non chiaro nelle sue emanazioni) nella definizione del corpus normativo del T.U. dell’edilizia”.
La proposta di legge è stata presentata con l’obiettivo (dichiarato) di salvaguardare la pianificazione urbanistica generale dei comuni e di tenere in considerazione i naturali e costanti mutamenti del tessuto urbano, nonché di dettare disposizioni in materia di ristrutturazione edilizia.
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