Cellulari e droga: nuovi sequestri in carcere. Confiscati venti grammi di hashish

E’ un male che sembra impossibile da curare quello del carcere di Sulmona, al centro di una nuova burrasca di droga e telefoni trovati dietro alle sbarre. Ieri sera un doppio sequestro da parte degli agenti di polizia penitenziaria, intervenuti per requisire sostanze stupefacenti e device in possesso dei detenuti. A far emergere la droga (20 grammi di hashish) e il telefono cellulare è stato un controllo di routine. La perquisizione di un detenuto, ergastolano, ha permesso agli agenti della casa di reclusione peligna di confiscare la sostanza stupefacente e il telefono.

La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un fascicolo a carico del detenuto. Ora le indagini dovranno far luce su come l’uomo sia entrato in possesso della merce. Una triste e pericolosa abitudine, come confermano i numeri: 40 telefoni cellulare trovati dietro le sbarre solo nella maxi retata dello scorso dicembre. Centodieci, in tutto, quelli confiscati ai detenuti nel 2024. Numeri tremendi, terribili, e che nessuno riesce a spiegare. Falle continue e pericolose al sistema di controllo di quello che dovrebbe essere un carcere di massima sicurezza, il terzo in Italia.

Neanche sette giorni fa, il 28 gennaio, un pacco postale con trecento grammi di fumo, indirizzato a un detenuto, era stato sequestrato dagli agenti della polizia penitenziaria. La droga, nascosta all’interno di alcuni salumi, era destinata a un campano di 53 anni, che ha minacciato gli agenti nella giornata di sabato con un fornellino a gas. Attimi concitati che hanno fatto seguito al sequestro di un dispositivo mobile, in possesso di un altro recluso, durante delle perquisizioni all’interno delle celle.

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