Contratto peggiorativo: sciopero alla 3G

Sono rimasti davanti ai cancelli, sotto la pioggia incessante, per ribadire a gran voce la netta contrarietà al nuovo contratto collettivo di settore. Sono i lavoratori della 3G di Sulmona che questa mattina hanno aderito allo sciopero indetto dai sindacati Cgil Cisl e Uil per contestare l’applicazione del nuovo contratto collettivo firmato lo scorso 4 dicembre da Assocontact e Cisal, sigla sindacale non rappresentativa. Dopo aver formalmente disdetto il precedente Ccnl che, a detta dei firmatari, era divenuto inadeguato, scattano oggi le nuove clausole del contratto direttamente applicabili ai lavoratori del gruppo Assocontact che oltre alla 3G con sede a Sulmona comprende anche la Tecnocall srl con sede a L’Aquila, Avezzano e Pescara.

Regole che la parte datoriale ha ritenuto necessarie per regolamentare un settore sempre più in crisi a causa dei flussi altalenanti e delle gare ormai svolte al massimo ribasso. “E’ chiaro che il settore è in crisi” ha dichiarato la senatrice del Movimento 5 Stelle Gabriella Di Girolamo presente davanti ai cancelli della 3G a Sulmona dove ha ribadito la necessità che “il governo apra gli occhi davanti a una crisi non solo economica ma anche sociale”. Una crisi che rischia di essere aggravata da un contratto che segna “un ritorno indietro dei diritti dei lavoratori di oltre vent’anni” ha aggiunto la Di Girolamo invocando una riforma dell’intero settore.

Una riduzione del 15% sul costo orario del lavoro, la riduzione delle ore di permesso di oltre il 50% passando da 104 a 48 ore, un graduale abbattimento dell’integrazione economica sui primi tre giorni di malattia passando dall’attuale integrazione al 100% ad un graduale azzeramento e il periodo di comporto della malattia abbassato a 120 giorni con la facoltà dell’azienda di recedere dal contratto in qualsiasi momento. Ma anche il riconoscimento di una paga oraria per lavoratori e lavoratrici in collaborazione coordinata e continuativa di 6,50 euro e la maturazione delle ferie proporzionata al numero di ore contrattuali settimanali con la possibilità per l’azienda di regolamentare fino al 50% delle ferie del lavoratore. Queste le nuove clausole che la 3G spa non ha esitato ad applicare in tutte le proprie sedi “per dare una risposta concreta alle necessità di un comparto in continua evoluzione”. Intanto dall’azienda di Sulmona nessuna dichiarazione in merito allo sciopero da parte dei responsabili questa mattina impegnati “in riunione”.

Una situazione che va a colpire la Valle Peligna già alle prese con la difficile crisi della Marelli e dell’intero comparto dell’automotive: “Un momento molto delicato per il nostro territorio dove – ha concluso Gabriella Di Girolamo – la politica deve tornare a garantire la sua presenza, oggi quanto mai necessaria”.

“Chiediamo all’azienda di ascoltarci – aggiunge Antonietta Santavenere della Cisl – la 3G è nata a Sulmona e qui ci sono persone che lavorano senza risparmiarsi da venti anni. Hanno applicato questo contratto senza consultarci, chiediamo di essere ascoltati per poter migliorare condizioni che, da oggi, sono molto penalizzanti per i lavoratori”.

2 Commenti su "Contratto peggiorativo: sciopero alla 3G"

  1. Dice bene la Di Girolamo….forse unica vera politica della valle Peligna.
    c è chi mette al primo posto il bene della comunità tutta e chi al primo posto mette solo quello di cari e compari.

  2. Cosi sappiamo giá come la dirigenza della 3g si pagherá la cena aziendale del Natale 2025..quest’ anno è stata organizzata al Casinò, l’anno prossimo? Miami!!!!

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