Siamo al giro di boa ad Ora o mai più. I remi iniziano a pesare. Le braccia sono stanche, e la spinta deve arrivare dal motore dei social, con il carburante del proprio territorio per Antonietta Buccigrossi aka Antonella Bucci. Premiata dalla giuria deli otto coach del programma condotto da Marco Liorni, meno dal pubblico. Tre podi agrodolci per la cantante sulmonese, spedita al primo posto dai giudici nell’ultima puntata, ma superata al fotofinish da Pierdavide Carone, premiato dalle votazioni del pubblico. Un secondo posto che si somma ai due “bronzi” della prima puntata (vinta da Matteo Amantia, cantante degli Sugarfree) e della seconda (conquistata sempre da Carone).
E se la giuria riconosce il talento della cantante peligna (che proprio sabato scorso ha battuto Amantia per 56 a 55), meno generosi sono i telespettatori, chiamati a votare. Questa sera, alle 21:30, Antonella ci riprova. Accoppiata con Raf, andrà all’assalto del primo “oro” della terza edizione del talent Rai. Determinante, oltre alla performance, sarà il giudizio del pubblico. Il voto è semplice e “social”: basterà collegarsi su Instagram e votare a suon di “like” sulla pagina ufficiale di Ora o mai più. Il tutto sempre e solo in diretta, ossia durante le tre ore di programma. La rincorsa è ancora possibile, con quattro puntate, inclusa quella di questa sera, che si protrarranno fino al primo marzo.
La concorrenza è di quelle agguerrite. Oltre all’ex vincitore di Sanremo e al frontman degli Sugarfree, Bucci battaglia contro Carlotta, Loredana Errore, Anonimo Italiano, Pago e Valerio Scanu. In palio, oltre alla produzione di un CD da parte di Raicom, c’è anche il ritorno mediatico.
Antonella Bucci spera, a 37 anni dalla vittoria a Castrocaro. Poi il tour per l’Armenia insieme a Loredana Berté, Mia Martini, Lorella Cuccarini e Tullio De Piscopo che la porta a firmare il contratto con la DDD. Nella mente e nelle orecchie, però, c’è ancora l’eco del duetto con Eros Ramazzotti. Ricordi in bassa definizione di una primavera che potrebbe ritornare. Tutto sta nella voce di Antonella e nelle mani, o meglio nei “tap”, del popolo peligno.
Perche’ solo i peligni?
Dovrebbero votare un po’ tutti gli abruzzesi.