Respinto il ricorso del Comune di Rivisondoli in merito ai lavori di demolizione e ricostruzione dell’asilo nido “Maria Montessori”. Tar del Lazio, dopo aver dato la sospensiva lo scorso ottobre, non ha accolto il ricorso presentato dal Comune altosangrino.
La vicenda riguarda i lavori di demolizione di un edificio pubblico per la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia in via Patini. Una struttura che avrebbe visto la luce grazie a un cospicuo finanziamento proveniente dal Pnrr, dal valore di 435.000,00 euro che il MIM aveva erogato a titolo di acconto a favore delle casse comunali del Comune di Rivisondoli.
Rivisondoli, nel novembre 2022, era stato ammesso al finanziamento. Poi la decadenza con tanto di esclusione dalla graduatoria, per via della modifica dell’edificio oggetto di intervento e la mancata produzione di documentazione probante circa la proprietà pubblica dello stesso. Il MIM chiese indietro i soldi stanziati, a seguito del sopralluogo del giugno 2023 da parte dei carabinieri di Castel di Sangro. I militari del capitano Giuseppe Testa, assieme agli ispettori ministeriali, esaminarono l’intera documentazione. A settembre scorso, ovvero due anni dopo il semaforo verde ai finanziamenti, il passo indietro del MIM, con l’annullamento dei fondi per Rivisondoli..
“Seppur è vero che il MIM avrebbe potuto meglio indagare il reale edificio oggetto di intervento – si legge nell’ordinanza dei giudici del Tribunale Amministrativo -, si ritiene che tale profilo non ponga al riparo il Comune dalla conseguenze della erronea o quantomeno ambigua rappresentazione e del conseguente sviamento che ne è derivato dell’oggetto dell’istruttoria”. Insomma, la revoca dei fondi si basa sul fatto che l’edificio non sia di proprietà pubblica, conditio sine qua non per ottenere il finanziamento.
Intanto, il Comune di Rivisondoli promette battaglia. Il sindaco, Giancarlo Iarussi, vuole andare fino in fondo, ed è pronto ad impugnare il decreto del Tar al Consiglio di Stato.
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