Carcere, la Garante dà lo stop al nuovo padiglione: “Prima risolvere i problemi strutturali”

“Ritengo che sia quanto mai necessario e opportuno, prima di riempire con altri detenuti il nuovo padiglione, trasferirvi la popolazione carceraria già esistente a Sulmona, in modo da poter effettuare gli interventi necessari sulle strutture più obsolete. In questo frangente sarebbe utile evitare di incrementare il numero dei reclusi per il tempo necessario a ultimare i lavori”.

Queste le parole della Garante dei detenuti della Regione Abruzzo Monia Scalera in visita ieri nella struttura carceraria di Sulmona dove si è recata per verificare personalmente la situazione e confrontarsi con il personale e i detenuti. Questi ultimi attualmente 450, di cui circa 140 in esubero, reclusi all’interno di padiglioni “inidonei ad ospitare i detenuti” ha dichiarato la stessa Scalera evidenziando la necessità di “importanti interventi di manutenzione” per risolvere le diverse criticità, dall’usura strutturale alla mancanza di docce, dalle infiltrazioni alle “pessime condizioni degli spazi dedicati agli agenti di polizia penitenziaria”.

Dopo aver accompagnato un detenuto in infermeria dove ha esaminato le condizioni di lavoro del personale medico, non solo della polizia penitenziaria, Monia Scalera ha sottolineato come il suo ruolo sia di garanzia non solo per i detenuti ma per tutto il personale. Una visita che ha consentito alla Garante, accompagnata durante la visita dalla comandante Alessandra Costantini, di confrontarsi a lungo con il direttore del carcere di Sulmona Stefano Liberatore e con il vicesegretario del sindacato di polizia penitenziaria Mauro Nardella che da tempo solleva l’attenzione sulle problematiche esistenti all’interno dell’istituto peligno.

“Sono convinta che in una struttura dove regna un clima virtuoso tutti ne traggono giovamento”, ha concluso Monia Scalera annunciando il suo ritorno a Sulmona il prossimo 6 febbraio.

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