Gianfranco Di Piero ha detto no ad una candidatura bis: l’ex sindaco non se la sente di rimettersi alla guida della coalizione il cui progetto è sostanzialmente fallito con la fine anticipata della consiliatura il 30 dicembre scorso. L’invito gli era stato rivolto dalla stessa coalizione, ad esclusione di Sinistra Italiana, tornata ieri a sedersi al tavolo delle trattative per individuare un percorso comune che porti alle elezioni di primavera.
“Ringrazio i partiti e chi mi ha chiesto di essere il candidato sindaco ancora una volta – ha detto Di Piero – ma dopo attenta valutazione ho deciso, anche e soprattutto per motivi personali, di non accettare la proposta. Prima di congedarmi dalla città, però, ho intenzione di fare un resoconto dell’attività svolta e da svolgere”.
A giorni, quindi, Di Piero terrà una conferenza stampa per illustrare l’esperienza alla guida della città e chissà se sarà anche l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, in questi tre anni di sindacatura che non sono stati proprio facili, nonostante le preferenze da lui prese alle urne superassero di molto quelle raccolte dalle liste che lo sostenevano.
Per il centrosinistra ora si apre una fase delicata, nella quale si dovrà abbandonare il treno sul binario di Liberamente Sulmona che, per quanto avesse diversi “convogli” in meno, era comunque una stazione di partenza che aveva aggregato la maggioranza dei sulmonesi.
La sfida da affrontare è già di per sé complicata, con un centrodestra che, nonostante posizioni diverse al suo interno, si presenta coeso e con in aggiunta integrata la componente dei civici. Sulla carta battere la coalizione avversaria sarà insomma per il centrosinistra molto difficile.
Molto dipenderà, però, anche dalla capacità che avranno i progressisti di mettersi in discussione, abbandonando posizioni di arroccamento e di potere consolidato, riconoscendo, come finora non è stato fatto, i propri errori e i propri limiti. Magari pensando di guardare al futuro, più che alla prossima primavera, mettendo in campo forze nuove, giovani e lontane dalle logiche ormai fallite dei vecchi gruppi di potere.
È stato un buon sindaco,
con una squadra mediocre al fianco
Di piero e’ stato un ottimo sindaco ….era Comunque tornata un’aria serena e dignitosa ..
Soloro
Che coloro che sono stati messi all’angolo hanno remato troppo contro!
Peccato!Niente sarà più come con lui.E cmq ci prepariamo a non votare i suoi detrattori,questo è sicuro.
Decisione scontata, frutto di un sano realismo che non poteva che portare a constatare il fallimento di un progetto politico. La cui responsabilità è da addebitare soprattutto al maggior partito della coalizione, il PD che ha fatto strame della politica, in nome di personalismi infantili…..
Concordo però il Pd non è stato l’unico a “fare strame della politica” per personalismi infantili e non solo. Lo stesso peccato è imputabile ai consiglieri ex di maggioranza che ne hanno fatte di cotte e di crude per mera ripicca e infantilismo arrivando a macchiarsi delle dimissioni che hanno mandato il sindaco a casa. Vedremo se avranno il coraggio di ricandidarsi e a questo punto con chi.