Sarà un caso, una pura coincidenza, ma il “mondo a parte” narrato da Riccardo Milani ha quattro nuovi abitanti. Sono i nati nel 2024 ad Opi, gli ultimi della generazione Alpha e i primi, dal 2012, a vedere la luce nel Comune altosangrino. Già, perché da dodici anni non si appendevano quattro nuovi fiocchi sulle porte di Opi. Una rondine non fa primavera, ma quella di Opi è una controtendenza nel cuore delle aree interne, sempre più schiacciate dall’assenza, dal vuoto, dal calo demografico che tiene stretto il collo del Centro Abruzzo.
Il 2024 per Opi è un anno fortunato. I riflettori si sono accesi sul borgo abruzzese con il film “Un mondo a parte”, girato nel paese abruzzese, e che domani verrà proiettato nella sede UNESCO di Parigi. Una denuncia fatta film, raccontando come in certi angoli dell’universo si lotta per vivere e sopravvivere.
“I comuni montani – sottolinea il Sindaco Di Santo – continuano a subire tagli ai finanziamenti da parte del governo. Come Sindaco di Opi, chiedo con forza il sostegno necessario per garantire i servizi indispensabili ai cittadini, soprattutto per supportare quelle famiglie che, con coraggio, hanno scelto di invertire la tendenza demografica facendo nascere i loro figli in questo luogo unico. Vivere qui significa godere di una qualità della vita eccezionale, nel cuore della Natura.”
“Desidero dare un caloroso benvenuto ai nostri nuovi piccoli concittadini – conclude – e rivolgere un pensiero speciale a tutte le famiglie. Voglio rassicurarle che il Comune di Opi sarà sempre al loro fianco, pronto a supportarle nelle loro necessità. La vitalità e la speranza che questi nuovi nati rappresentano devono essere il motore per continuare a credere nella forza delle aree interne e nel valore delle nostre comunità.”
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