Rischio bocconi avvelenati nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’allarme arriva dallo stesso Ente Parco, in attesa di conferme sulle cause dei decessi di due volpi adulte femmine e di un setter inglese di un anno. Le carcasse degli animali sono state rinvenute in località Valle Canari, in Area Contigua del Parco, lo scorso 4 gennaio.
Immediatamente è intervenuto il personale del Nucleo Cinofilo Antiveleno del Parco, unitamente a Guardiaparco dell’Ambito Valcomino e 2 Guardiaparco della Riserva di Posta Fibreno. L’ispezione ha portato al recupero, e al sequestro, dei resti degli animali per sospetto avvelenamento. Le carcasse sono state consegnate alla ASL di Frosinone competente per territorio, per gli esami di laboratorio, necessari per accertare le cause della morte degli animali rinvenuti.
L’ipotesi è quella di avvelenamento. Non sarebbe una novità, purtroppo, visto che nello stesso territorio già negli anni passati alcuni esemplari della fauna (sia cani da caccia e da guardiania) sono caduti sotto i bocconi tossici. L’ultima parola spetta alla ASL laziale. Intanto, il Comune di Settefrati ha vietato ogni attività nell’area circostante i ritrovamenti degli animali.
Le perlustrazioni successive, svolte il 5 e 6 gennaio, hanno dato esito negativo. A svolgerle è stato il Nucleo Cinofilo Antiveleno del PNALM e i GP dell’ambito Valcomino.
“Ci sono “abitudini” nefaste e incivili – scrive il Parco – che proprio non si riesce a debellare. L’avvelenamento, se confermato dagli esami di laboratorio, purtroppo è una di queste e dimostra quanto poca consapevolezza e rispetto c’è nei confronti degli animali, selvatici e domestici”.
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